2025-2035

Previsione statistica: fra dieci anni 10.887 lavoratori in meno in provincia di Pavia

Proiezioni demografiche Istat elaborate dalla della CGIA di Mestre: la combinazione fra calo di nascite, ma soprattutto invecchiamento della popolazione (ovvero il cosiddetto "inverno demografico") è preoccupante

Previsione statistica: fra dieci anni 10.887 lavoratori in meno in provincia di Pavia
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Le proiezioni demografiche (l’Ufficio studi della CGIA di Mestre ha elaborato previsioni Istat) indicano che, entro i prossimi dieci anni, la popolazione in età lavorativa presente in Italia diminuirà di quasi 3 milioni di unità (precisamente 2.908.000), pari a una riduzione del 7,8 per cento.

Spoiler: se nella provincia di Pavia al momento vivono 341.212 cittadini in età lavorativa, fra dieci anni, nel 2035, saranno 330.325, ovvero 10.887 in meno pari a un calo -3,2%.

Meno nascite, più anziani, uguale meno lavoratori

Il che significa insomma che fra dieci anni la platea di potenziali lavoratori scenderà da 37,3 milioni a 34,4 milioni.

Va bene, c'è l'intelligenza artificiale pronta a sostituirsi ai lavoratori umani... Ma ironia a parte, la combinazione fra calo di nascite, ma soprattutto invecchiamento della popolazione (ovvero il cosiddetto "inverno demografico") è preoccupante: il nostro Paese rischia lo “spopolamento” della coorte anagrafica potenzialmente occupabile.

Secondo lo studio della Cgia non esistono misure efficaci in grado di modificare questa tendenza in tempi ragionevolmente brevi. Inoltre, nemmeno il ricorso alla manodopera straniera potrà risolvere completamente la situazione.

Una prima conseguenza sarà un progressivo rallentamento del Pil.

Inoltre, una popolazione sempre più anziana e meno giovane dovrà affrontare un aumento rilevante della spesa previdenziale, sanitaria e assistenziale, con implicazioni molto negative anche sui conti pubblici.

Chi sta messo meglio e chi peggio

Molte aziende, in particolare quelle di piccole dimensioni, saranno costrette a ridurre gli organici a causa dell’impossibilità di procedere ad assunzioni.

Per quanto riguarda le medie e grandi imprese, invece, la problematica potrebbe risultare meno rilevante: grazie alla possibilità di offrire salari superiori alla media, orari flessibili, benefit e pacchetti significativi di welfare aziendale, i giovani presenti sul mercato del lavoro tenderanno a preferire le realtà più strutturate piuttosto che le piccole e micro imprese che solo in piccola parte sono in grado di erogare tali benefici.

Una società prevalentemente composta da persone in età avanzata rischia di ridurre il volume d’affari del mercato immobiliare, dei trasporti, della moda e del settore ricettivo (HoReCa).

Al contrario, il settore bancario potrebbe essere tra i pochi a beneficiare di alcuni effetti positivi: grazie a una maggiore inclinazione al risparmio rispetto alle altre coorti anagrafiche, la popolazione anziana potrebbe incrementare il valore economico dei propri depositi, favorendo così le istituzioni creditizie.

Le regioni più penalizzate

Fortunatamente la Lombardia con un dato complessivo del -2,9 per cento (-189.708) si trova tra le regioni meno interessate dal fenomeno seconda solo al Trentino Alto Adige con il -3,1 per cento (-21.256). A seguire, al terzo posto l’Emilia Romagna con il -2,8 per cento (-79.007).

Regioni 2025 2035 Variazione 2035 - 2025 (10 anni) Var. %
Sardegna 979.803 832.106 -147.697 -15,1
Basilicata 336.230 286.545 -49.685 -14,8
Puglia 2.458.271 2.145.464 -312.807 -12,7
Calabria 1.154.170 1.014.720 -139.450 -12,1
Molise 179.896 158.573 -21.323 -11,9
Campania 3.636.994 3.206.638 -430.356 -11,8
Sicilia 3.029.457 2.675.347 -354.110 -11,7
Abruzzo 791.801 710.415 -81.386 -10,3
Valle d'Aosta 77.161 70.010 -7.151 -9,3
Umbria 525.214 477.888 -47.326 -9,0
Marche 921.483 848.321 -73.162 -7,9
Veneto 3.073.865 2.835.120 -238.745 -7,8
Piemonte 2.627.017 2.431.558 -195.459 -7,4
Lazio 3.674.816 3.407.698 -267.118 -7,3
Liguria 912.269 850.308 -61.961 -6,8
Friuli-Venezia Giulia 737.847 687.984 -49.863 -6,8
Toscana 2.281.762 2.141.145 -140.617 -6,2
Trentino-Alto Adige 691.294 670.038 -21.256 -3,1
Lombardia 6.433.550 6.243.842 -189.708 -2,9
Emilia-Romagna 2.827.158 2.748.151 -79.007 -2,8
ITALIA 37.350.058 34.441.871 -2.908.187 -7,8
Nord Ovest 10.049.997 9.595.718 -454.279 -4,5
Nord Est 7.330.164 6.941.293 -388.871 -5,3
Centro 7.403.275 6.875.052 -528.223 -7,1
Mezzogiorno 12.566.622 11.029.808 -1.536.814 -12,2

Calo occupazionale in provincia di Pavia

A livello più locale, invece, su 107 province, Pavia si colloca all'11esimo posto fra le più virtuose (al 96esimo se si guarda la classifica al contrario, dal punto di vista dei territori che dovrebbero preoccuparsi di più).

In sostanza, se nella nostra provincia al momento vivono 341.212 cittadini in età lavorativa, fra dieci anni saranno 330.325, ovvero 10.887 in meno, pari a -3,2%.

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