Il Comune di Pavia ha conti solidi, ampiamente positivo il rendiconto 2021
La gestione 2021 si chiude con un risultato di amministrazione pari a 67.414.010,17 euro.
Il Comune di Pavia rende noti i dati di chiusura della gestione 2021: un anno che si chiude in positivo.
Rendiconto 2021 del Comune di Pavia
Il Comune presenta conti solidi e da corso in maniera efficace ai processi di spesa, sia corrente che di investimento; le entrate tributarie hanno retto e le entrate eccezionali e vincolate pervenute a fine anno saranno impiegate nel 2022.
Il rendiconto della gestione 2021 del Comune di Pavia, approvato dal Consiglio Comunale di giovedì 14 aprile, si chiude con un risultato di amministrazione ampiamente positivo, pari a €. 67.414.010,17.
Tale risultato deriva dall’avanzo precedente 2020 non applicato, dal saldo della gestione residui e dalla gestione di competenza.
Il saldo della gestione residui è negativo in quanto sono stati stralciati residui attivi – crediti- per oltre 10 milioni, in linea con quanto richiesto dalla corte dei conti, perché si tratta di crediti “anziani” per i quali comunque prosegue la fase del recupero coattivo.
La gestione di competenza mostra un saldo positivo di 22 milioni di euro.
Questo dato comprende l’avanzo 2020 applicato al bilancio 2021 e include una serie di poste “non spendibili” liberamente in quanto confluiscono nell’avanzo accantonato e vincolato; il saldo positivo della gestione dell’annualità 2021 ha inoltre beneficiato di maggiori entrate correnti per circa 5 milioni, riferite a maggiori entrate tributarie ed extratributarie accertate a fine anno, in particolare: entrate IMU 1,4 milioni di cui 1,1 milioni da regolarizzazioni spontanee dei contribuenti, addizionale Irpef euro 650 mila, accertamenti Tari euro 900 mila, incasso Ici derivante dalla chiusura di un fallimento euro 2 milioni fra imposta, sanzioni e interessi. Ovviamente entrate accertate a ridosso della fine dell’anno sono praticamente non spendibili entro il 31/12.
Le entrate tributarie del Comune hanno retto bene, rispetto a quelle che sono state le previsioni iniziali supportate al ribasso su scala nazionale dalle previsioni del DEF.
Una buona fetta del risultato di amministrazione complessivo di euro 67,4 milioni di euro è destinata ad accantonamenti, fra cui il fondo rischi crediti dubbia esigibilità, per un totale di € 40,7 milioni e ad avanzo vincolato per €. 7,3 milioni.
La parte di avanzo restante si compone di una quota, pari ad € 2,1 milioni destinata ad investimenti ed una quota, pari ad € 17,1 di avanzo disponibile; quest’ultimo dato è in incremento rispetto all’anno precedente sia per le maggiori entrate anzidette, sia perché si sono liberati fondi rischi per 3,6 milioni di euro, grazie alla positiva risoluzione di situazioni di contenzioso, che quindi sono confluiti in avanzo disponibile.
Si evidenzia che in avanzo vincolato sono presenti fondi legati all’emergenza Covid che potranno essere usati nel 2022.
Le voci di spesa
Riguardo alle voci di spesa, la spesa corrente ammonta complessivamente a euro 75,3 milioni.
L’Ente ha promosso efficacemente i processi di spesa e a tal proposito preme evidenziare, a titolo meramente esemplificativo, per il settore sociale, che la differenza fra le somme a disposizione a bilancio e quelle impegnate è riconducibile al fatto che alcune entrate da trasferimenti regionali sono pervenute a ridosso della fine dell’anno e quindi non sono state “spese” nel 2021 ma lo saranno nel 2022.
Giova quindi sottolineare come i numeri abbiamo un significato ben preciso e che pertanto la lettura non guidata da una esatta conoscenza di come vengono generati può portare ad interpretazioni non corrette, come quelle che si sono avanzate nel corso del Consiglio Comunale da parte di alcuni consiglieri si opposizione.
Quanto alle spese in conto capitale: sono stati impegnati euro 12,1 milioni e per ulteriori euro 13,6 milioni sono state attivate le procedure per poter impegnare le somme negli esercizi successivi a partire dal 2022, con esaurimento in base alla tipologia di opere ed al relativo cronoprogramma.
Se poniamo a confronto i pagamenti in conto capitale con le annualità precedenti è evidente una sensibile impennata dei processi di capitalizzazione e utilizzo delle risorse: nel 2019 euro 3,6 milioni , nel 2020 euro 5,6 milioni (primo anno di emergenza sanitaria), nel 2021 euro 12,2 milioni.
Il fondo cassa dell’Ente a fine 2021 è pari ad €. 50,7 milioni e rappresenta un ulteriore indicatore della solida situazione finanziaria del Comune di Pavia, che fra l’altro è un buon pagatore come dimostra l'indicatore annuale della tempestività dei pagamenti che dice che mediamente il comune di Pavia nell’anno 2021 ha pagato le fatture a 21,2 gg dalla data di ricezione delle fatture stesse.