economia e turismo

Gattinoni: dopo Robintur pensa in grande

Il Gruppo colosso del settore turistico dopo aver concluso il 2022 con l'acquisizione di Robintur, punta a crescere ancora con il nuovo anno

Gattinoni: dopo Robintur pensa in grande
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Il Gruppo Gattinoni è una delle più solide realtà sul mercato turistico. A metà del 2022 ha portato a compimento l’acquisizione del 100% di Robintur Travel Group e ha chiuso il 2022 con un fatturato di 492 milioni di euro, e 1.183 milioni di euro come valore gestito di contratti commerciali. Gli obiettivi per il 2023 sono di raggiungere 636 milioni di euro  come fatturato di Gruppo e 1.473 milioni di euro come valore gestito di contratti commerciali.

I numeri del Gruppo Gattinoni

Il colosso del turismo conta 800 fra dipendenti e collaboratori; nell’ultimo trimestre sono state confermate 80 nuove assunzioni a cui ne seguiranno altre nei prossimi mesi. Attualmente il gruppo Gattinoni si compone di 8 sedi: gli hub di Milano, Torino insieme alla sede di Bologna, sono le principali, cui si aggiungono le sedi operative di Monza, Lecco, Rimini, Roma e, novità 2023, Treviso. Relativamente al network di agenzie di viaggio, Gattinoni è il Gruppo in Italia con il maggior numero di agenzie di proprietà (120 in totale) a cui si aggiungono le 1.407 affiliate, per un totale di 1.527 agenzie in tutto il territorio nazionale.

Parla il presidente Franco Gattinoni

Crisi economica, pandemia, caro energia, guerra e ora anche l’inflazione: per le imprese italiane non è stato per nulla facile superare tutti questi ostacoli. Come è riuscito a difendere l’azienda e contemporaneamente a farla crescere?

“Il nostro settore ha attraversato momenti molto, molto difficili, non posso nascondere le difficoltà. Ne siamo usciti con caparbietà, con la convinzione di conoscere bene il settore del turismo organizzato, dove ho iniziato a lavorare da giovanissimo e dove ho fatto tutta la filiera. La nostra è un’azienda bella, sana, ben patrimonializzata che aveva investito sempre senza remunerare i soci. Siamo riusciti a superare la pandemia con un grande sacrificio personale, cercando di sopravvivere nei due anni di blocco quasi totale del lavoro, ma anche investendo per prepararci tecnologicamente e proiettarci nel futuro con la certezza di essere in pole position alla ripartenza. E così è stato. Ora stiamo raccogliendo risultati eccezionali e nei primi due messi dell’anno abbiamo fatto meglio dei primi due mesi del 2019”.

La nuova acquisizione

Dopo l’acquisizione di Robintur il gruppo sarà oggetto di una profonda riorganizzazione. Come avverrà questo processo?

“Gattinoni è un’azienda semplice, mentre Robintur presenta una maggiore complessità perché rappresenta ben sette diverse società. Dobbiamo semplificare, integrare senza lasciare a casa una persona: questo lavoro è già iniziato, la strada è ancora lunga ma sono fiducioso. Alla fine avremo un gruppo diviso in tre settori specializzati: eventi, business travel e travel retail dove faremo da distributori di prodotti di altri tour operator insieme alla vendita di prodotti nostri. Sarà una società ben organizzata, specializzata e unica sul mercato italiano”.

Solitamente quando una grande azienda acquista un’altra grande azienda la riduzione degli organici è prassi, l’eliminazione dei doppioni scontata…

“Non ci sarà alcun licenziamento e le persone che facevano lo stesso lavoro saranno formate e riqualificate per svolgere altri compiti di pari importanza. Negli ultimi tre mesi abbiamo assunto 80 nuovi collaboratori senza aver lasciato a casa una persona. Per i prossimi mesi cerchiamo almeno altre 20 persone. Siamo sempre alla ricerca di giovani talenti”.

La difficoltà a trovare personale

Fate fatica a trovare nuove persone da inserire in azienda?

“Sì, è difficile. Abbiamo rapporti con università e istituti tecnici, ma trovare giovani bravi e preparati è complesso. Cerchiamo di soddisfare le loro richieste, concediamo lo smart working laddove possibile, soprattutto nei settori di staff e booking, garantiamo un ottimo livello di formazione, stipendi adeguati”.

Lei è anche presidente nazionale della Federazione Turismo Organizzato. Che azioni state mettendo in campo per superare queste criticità?

“Stiamo cercando di ampliare le collaborazioni con le scuole tecniche e le università. Il turismo è cambiato e avremo sempre più bisogno dell’apporto di giovani preparati, motivati, capaci di innovare. Stiamo anche aprendo a nuovi corsi annuali che prevedono metà tempo dedicato alla teoria e l’altra metà alla pratica nelle aziende del settore. Il turismo rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese, non solo a livello occupazionale”

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