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10mila imprese moda in Lombardia, Pavia ne conta 460 I DATI

L'assessore Lara Magoni: "Dati davvero importanti per la nostra Regione". 

10mila imprese moda in Lombardia, Pavia ne conta 460 I DATI
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10mila imprese moda in Lombardia, Pavia ne conta 460. L'assessore Lara Magoni: "Dati importanti, ora il saper fare artigiano lombardo trionfi anche nelle vetrine delle nostre città". Tutti i dati della provincia di Cremona.

10mila imprese moda in Lombardia, Pavia ne conta 460

Alla vigilia di “Milano Moda Donna”, in programma dal 18 al 24 febbraio 2020 , i dati confermano il predominio lombardo nel settore delle imprese legate al fashion. Stando ad un’elaborazione dell’Ufficio Studi, Statistica e Programmazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Registro Imprese (terzo trimestre 2019), in Lombardia le imprese dello shopping di moda, tra vendita di abbigliamento e accessori, sono 9.774 su 91.138 a livello nazionale.

“La Lombardia è sempre più di moda – commenta l’assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, Lara Magoni -. La competitività delle nostre aziende, la ricerca della qualità e del gusto, unito alla creatività e al genio di designer, creatori e stilisti, rappresentano un valore aggiunto per l’economia locale e nazionale, una bandiera da sventolare a livello internazionale. Compito delle istituzioni è sostenere il comparto, privilegiando il Made in Italy anche attraverso percorsi formativi mirati in grado di far crescere l’occupazione”.

I dati in Lombardia

Per quanto concerne la Lombardia, un’impresa su tre ha sede a Milano (3.518); sono soprattutto imprese che si occupano di confezioni per adulti (1.147). Al secondo posto per imprese si piazza Brescia (1.335), seguita da Bergamo (959), Varese (788) e Monza e Brianza (738). In sequenza ecco poi Como (519 imprese), Pavia (460), Mantova (416), Cremona (302), Sondrio (299), Lecco (258) e Lodi con 182 imprese attive.

E a Pavia

Per quanto riguarda il Commercio al dettaglio a Pavia e provincia tra le imprese 134 sono attive negli articoli di abbigliamento in esercizi specializzati; 155 nelle confezioni per adulti; 22 nelle confezioni per bambini e neonati; 47 nella biancheria personale, maglieria, camicie; 2 nelle pellicce e abbigliamento in pelle; 9 nei cappelli, ombrelli, guanti e cravatte; 0 nelle calzature; 76 calzature e accessori; 15 negli articoli di pelletteria e da viaggio.

“La fotografia ci consegna dati davvero positivi per la Lombardia – aggiunge Lara Magoni -. Ora la vera scommessa è far sì che il ‘saper fare artigiano’ tipico delle imprese del nostro territorio, trionfi sempre di più nelle ‘vetrine’ delle nostre città, luoghi prediletti dello shopping internazionale”.

Gli addetti nelle imprese

Altro capitolo, il numero di addetti nelle imprese attive nei settori di abbigliamento e accessori. In Lombardia sono 62.999 gli addetti (su 259.330 in ambito italiano), con il primato nazionale che appartiene a Milano con 45.165 occupati. In regione, dopo il capoluogo meneghino, si piazzano Brescia (3.550), Bergamo (3.300), Varese (2.256) e Pavia (2.021). A seguire ecco Monza con 1.652 addetti, Como (1.431), Mantova (1.098), Sondrio (731), Cremona (668), Lecco (590) e Lodi (537).

Per quanto riguarda gli addetti della provincia di Pavia nel commercio al dettaglio, ecco lo specifico: Articoli di abbigliamento in esercizi specializzati 273; confezioni per adulti 1.419; confezioni per bambini e neonati 41; biancheria personale, maglieria, camicie 72; pellicce e abbigliamento in pelle 22; cappelli, ombrelli, guanti e cravatte 22; calzature e articoli in pelle in esercizi specializzati 0; calzature e accessori 154; articoli di pelletteria e da viaggio 18.

In merito alle specializzazioni dello shopping di moda, Prato ha una maggiore presenza di boutique col 47% dello shopping di moda del territorio, rispetto al 35% italiano. Tra le lombarde prima Lecco col 37%. Per biancheria intima prima Rovigo col 22% rispetto al 10% nazionale, tra le lombarde, Monza con il 15,3%. Per le pellicce prima Firenze col 2,3% rispetto allo 0,5% nazionale, tra le lombarde Lodi con l’1,1%. Per cappelli prima Aosta col 3,7% rispetto al’1,3% nazionale; tra le lombarde Lodi e Como con il 2,7%. Per calzature prima Firenze col 15% rispetto al 3% nazionale, tra le lombarde Milano e Lodi con il 4,4%.

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