Musei civici: dai mosaici antichi ai mosaici contemporanei

L'antica bellezza a confronto con i moderni mosaici dell'artista pop pavese Lady Be.

Musei civici: dai mosaici antichi ai mosaici contemporanei
Pubblicato:

Musei civici di Pavia: i volti che hanno cambiato la storia, dai mosaici antichi ai mosaici contemporanei

Musei Civici del Castello Visconteo ospitano l'evoluzione del mosaico

Dal 10 Marzo al 20 Maggio 2018, all’interno dei Musei Civici di Pavia, si potranno ammirare i mosaici pavimentali di epoca romanica conservati nell’antica cappella del Castello Visconteo, sottoposti ad un intervento di restauro e pulitura, in stretto dialogo con i mosaici contemporanei realizzati da Lady Be, giovane artista Pop già conosciuta a livello internazionale. L’artista, originaria di Pavia, utilizza l’originale tecnica del mosaico contemporaneo, che prevede l’utilizzo, al posto dei tasselli, di piccoli oggetti di plastica come giocattoli, pezzi di materiali di recupero, oggetti di uso comune come penne, involucri di make up, tappi di bottiglie, bottoni e altri manufatti, per comporre ritratti di volti conosciuti. La mostra delle opere di Lady Be verrà allestita nella sezione Romanica e Rinascimentale, dove sono esposti gli antichi mosaici pavimentali provenienti da chiese pavesi di epoca romanica non più esistenti.

Lady Be artista pavese internazionale

Accanto ai Mosaici Romanici saranno dunque esposti i Mosaici Contemporanei dando luogo ad un accostamento tra antico e moderno da cui trarre interessanti spunti interpretativi. L’arte di Lady Be, stimata dai più importanti critici d’arte nazionali, è stata insignita di premi e inserita in pubblicazioni internazionali.  Dopo aver portato le sue opere in molte città del mondo (New York, Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Malta, Berlino per citarne alcune) e nelle principali città italiane, Lady Be torna alle origini e lo fa con una mostra dal titolo importante e impegnativo: “I volti che hanno cambiato la storia, da Gesù Cristo ad Andy Warhol”.

Da Gesù Cristo alla pop art

Introduce la mostra il curatore Francesco Saverio Russo, anticipandone le principali tematiche. “La narrazione visiva dell'artista Lady Be vuole ripercorrere le tappe più importanti e significative dell'umanità attraverso i volti che hanno cambiato la storia o che comunque nella storia sono rimasti. Ogni volto è composto con centinaia di oggetti diversi, ogni oggetto può essere paragonato ad un pensiero, ad una riflessione diversa che ognuno di noi ha su quel determinato soggetto. Il “buono” ed il “cattivo”, il “bello” ed il “brutto” sembrano scomparire lasciando spazio a considerazioni più intime e personali, si scava dentro la vita del personaggio, lo si guarda negli occhi, lo si scruta, alla ricerca di una rivelazione, di un segreto nascosto. La particolarità nelle opere di Lady Be è quella di illuminare in lontananza, indietreggiando infatti le opere vengono lette in modo corretto. Da uno smarrimento iniziale, frutto della non precisa interpretazione, si passa ad uno stato di stupore, lo sguardo si raffina ed i dettagli affiorano come ricordi legati a quel volto e agli oggetti che lo compongono.  La mostra vuole rendere omaggio a uomini e donne che oltre a vivere la propria storia ne hanno cambiato le sorti, rendendo le proprie figure immortali, così come avviene nei mosaici antichi, cui l’artista si è ispirata. L'arte si lega con la cultura, nel suo senso più profondo, non un semplice giro del mondo, ma un tuffo nella storia dalla nascita di Cristo al mito della Pop Art americana, duemila anni di storia rappresentati e raffigurati dall'artista Lady Be attraverso il suo racconto visivo”.

 

 

 

Seguici sui nostri canali