La classifica delle città che leggono di più: Pavia è al secondo posto
Lo studio è stato effettuato da Amazon.it. L'indagine ha anche elencato i generi più amati e le letture più apprezzate del 2024
Raggiungere luoghi sconosciuti, viaggiare, scoprire punti di vista diversi, immedesimarsi in storie e personaggi. La lettura ha lo straordinario potere di avvicinare ognuno di noi al mondo dell'immaginazione. Evadere dallo stress della vita quotidiana, appassionarsi, sognare, un libro è in grado di farci provare innumerevoli sensazioni.
E gli italiani questo lo sanno bene. A dimostrarlo è la ricerca effettuata anche quest'anno da Amazon.it. I risultati hanno permesso di stilare la classifica delle città che leggono di più ed indagare i generi letterari preferiti e i libri più amati dagli italiani da luglio 2023 a giugno 2024.
Nella top 10, sono due le città lombarde tra cui Milano e Pavia, che si posizionano rispettivamente al primo ed al secondo posto tra l'élite delle città più appassionate di lettura.
La top 10 delle città che leggono di più
Ma vediamo come si posizionano le altre città italiane. Al primo posto di questa speciale classifica troviamo Milano. Il capoluogo lombardo continua a mantenere la vetta come da dodici anni a questa parte. Le new entry dello scorso anno, Pavia e Siena, non rinunciano al podio e si mantengono in seconda e terza posizione. Al quarto posto segue un'altra toscana, Pisa, mentre resta immutata Bologna, che si posiziona al sesto.
In settima posizione troviamo invece Cagliari, mentre rispetto al 2023 vi è un cambio di posizione per Firenze che perde l'ottava piazza in favore di Roma e finisce nona. Una new entry chiude poi la classifica: Trieste.
E se bolognesi, padovani e cagliaritani prediligono letture in formato digitale, sono milanesi, pavesi e romani a non rinunciare al romanticismo della carta stampata.
La classifica
- Milano
- Pavia
- Siena
- Pisa
- Padova
- Bologna
- Cagliari
- Roma
- Firenze
- Trieste
I generi letterari più amati
Ma quali sono stati i generi letterari più amati quest’anno? Narrativa di genere al primo posto. In particolare, gli italiani non hanno proprio saputo resistere al richiamo dei grandi personaggi del passato: la narrativa storica, infatti, ha spopolato. E se c’è chi ha fatto la storia, c’è anche chi le storie le scrive.
Ancora meglio se fanno paura e stimolano l’intelletto: i romanzi gialli e thriller, infatti, sono tra i preferiti degli abitanti del Belpaese, seguiti da quelli rosa, assolutamente immancabili per i più sentimentali. Tra i generi letterari più letti, infine, anche testi di formazione e consultazione.
Le letture preferite del 2024
La scelta è più che ampia: che sia per emozionarsi, spaventarsi, scoprire qualcosa di nuovo o approfondire un argomento di cui si è appassionati, di libri ce n’è per tutti i gusti.
Tra quelli che hanno spopolato quest’anno “Il vaso di Pandoro. Ascesa e caduta dei Ferragnez” di Selvaggia Lucarelli, la storia dell’inchiesta che ha cambiato per sempre il mondo degli influencer, intrisa di colpi di scena e passioni che hanno tenuto gli italiani incollati fino all’ultima pagina.
Tra i libri più letti “La portalettere”, il romanzo d’esordio di Francesca Giannone che racconta la storia della prima donna a ricoprire il ruolo di postina in un piccolo paese del Sud Italia. Non manca poi un po’ di sana suspense: “Un animale selvaggio”, il thriller mozzafiato del fenomeno editoriale mondiale Joël Dicker, è uno dei titoli più apprezzati. Tra le letture più amate anche “Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l'impero infinito” di Aldo Cazzullo e “Tutto è qui per te” di Fabio Volo.
"È affascinante scoprire la varietà di libri, autori e generi più popolari e amati dagli italiani. I dati dimostrano quanto la passione per la lettura sia diffusa nel nostro paese, sia che si tratti di nuovi romanzi di autori affermati, sia di titoli proposti da scrittori emergenti e talentuosi – ha dichiarato Andrea Pasino, Responsabile di Amazon Kindle Direct Publishing per Italia, Francia e Spagna -. Dalle evidenze emerge che, indipendentemente dal genere letterario, il pubblico italiano è sempre pronto ad accogliere nuovi racconti con entusiasmo. Con Kindle Direct Publishing e, in particolare, con il nostro premio letterario Amazon Storyteller, ci impegniamo a sostenere e promuovere una pluralità di autori e voci, rendendo le storie che raccontano accessibili a milioni di lettori in tutto il mondo".
Le letture preferite dai padovani
Oltre ai libri appena menzionati, è possibile stilare una top 5 dei libri più apprezzati dai padovani. Secondo la Rete Bibliotecaria Provinciale Padovana, con "La portalettere" al 1° posto, "Un animale selvaggio" al 3°, abbiamo in classifica:
- "Cambiare l'acqua dei fiori" di Valèrie Perrin (2° posto), vincitore nel 2018 del Prix Maison de la Presse, con la seguente motivazione: "un romanzo sensibile, un libro che vi porta dalle lacrime alla risate con personaggi divertenti e commoventi". Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po’ Renée, la protagonista dell’Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità e una vita piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale. Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime, che parevano nere, si rivelano luminose. Attraverso incontri, racconti, flashback, diari e corrispondenze, la storia personale di Violette si intreccia con mille altre storie personali in un caleidoscopio di esistenze che vanno dal drammatico al comico, dall’ordinario all’eccentrico, dal grigio a tutti i colori dell’arcobaleno. La vita di Violette non è certo stata una passeggiata, è stata anzi un percorso irto di difficoltà e contrassegnato da tragedie, eppure nel suo modo di approcciare le cose quel che prevale sempre è l’ottimismo e la meraviglia che si prova guardando un fiore o una semplice goccia di rugiada su un filo d’erba.
- "L'amica geniale" di Elena Ferrante (4° posto), eletto dal New York Times come il miglior libro del XXI secolo. L'autrice segue le orme delle due protagoniste bambine, poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità. Ferrante scava nella natura complessa dell'amicizia tra le due protagoniste, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l'Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ciò precipita nella pagina con l'andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondità e la potenza di voce a cui l'autrice ci ha abituati. Si tratta di quel genere di libro che non finisce. O, per dire meglio, l'autrice porta compiutamente a termine in questo primo romanzo la narrazione dell'infanzia e dell'adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di nuovi grandi mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo rapporto.
- e "Grande Meraviglia", di Viola Ardone (5° posto):"L’amore è incomprensibile, una forma di pazzia". Nel candore dello sguardo di Elba il manicomio diventa un luogo buffo e terribile, come la vita, che Viola Ardone sa narrare nella sua ferocia e bellezza. Dopo "Il treno dei bambini" e "Oliva Denaro", "Grande meraviglia" completa un’ideale trilogia del Novecento. In questo romanzo di formazione, il legame di una ragazzina con l’uomo che decide di liberarla rivela il bisogno tutto umano di essere riconosciuti dall’altro, per sentire di esistere. Elba ha il nome di un fiume del Nord: è stata sua madre a sceglierlo. Prima vivevano insieme, in un posto che lei chiama il mezzomondo e che in realtà è un manicomio. Poi la madre è scomparsa e a lei non è rimasto che crescere, compilando il suo "Diario dei malanni di mente", e raccontando alle nuove arrivate in reparto dei medici Colavolpe e Lampadina, dell’infermiera Gillette e di Nana la cana. Del suo universo, insomma, il solo che conosce. Almeno finché un giovane psichiatra, Fausto Meraviglia, non si ficca in testa di tirarla fuori dal manicomio, anzi di eliminarli proprio, i manicomi; del resto, è quel che prevede la legge Basaglia, approvata pochi anni prima. Il dottor Meraviglia porta Elba ad abitare in casa sua, come una figlia: l’unica che ha scelto, e grazie alla quale lui, che mai è stato un buon padre, impara il peso e la forza della paternità. Con la sua scrittura intensa, originale, piena di musica, Viola Ardone racconta che l’amore degli altri non dipende mai solo da noi. È questo il suo mistero, ma anche il suo prodigio.