Una non-guida turistica

Il pavese Poletti torna in libreria con l'esilarante monologo "Islande. Quasi tutte"

Si tratta del secondo libro di Poletti ed è un'escursione attraverso gli stereotipi che popolano l'isola nordica.

Il pavese Poletti torna in libreria con l'esilarante monologo "Islande. Quasi tutte"
Pubblicato:
Aggiornato:

Dopo la non-guida sull’Olanda, l'autore pavese Igor Ebuli Poletti dedica un esilarante monologo sull’Islanda. Anzi lo dedica alle islande perché "ognuno ha le sue".

La copertina del libro

Secondo libro per l'autore

“Islande. Quasi tutte” è la seconda prova narrativa di Igor Ebuli Poletti. Nato a Pavia nel 65, è un  musicista e organizzatore di eventi culturali. Si tratta del nuovo appuntamento dopo “Olanda. Biciclette, mulini a vento e aringhe (Soprattutto aringhe)” di non-guide turistiche di paesi che solleticano la sua immaginazione e in cui non è mai stato.

Anche questo nuovo viaggio, edito da Blonk, propone al lettore un’esilarante escursione attraverso i tipi e gli stereotipi che popolano l’isola nordica vista da qui. Poletti misura con il suo sense of humour la distanza tra la realtà e il nostro immaginario esplorando il territorio incognito della risata.

Ognuno ha la sua Islanda

Da un lato ridiamo del paesaggio impossibile, dall’altro sorridiamo di quanto questo sia invece vicino all’idea che siamo soliti farci degli altri. Gli stereotipi sono solitamente imperniati sul cibo, sulla lingua e sul modo di vestire.

L’autore: “Islande perchè tutti hanno la propria, tutti hanno il loro lichene preferito. Islande perché io continuerò a non andarci ma è un posto talmente bello che non potevo non scriverne, un paese che sembra 10 luoghi diversi in 6 momenti della stessa giornata, il settimo momento richiede molta attenzione per non cadere in un gesyer, gli altri tre luoghi sono cose personali, ognuno detiene gelosamente i suoi”.

 

Seguici sui nostri canali