CULTURA

I musei da visitare gratis in provincia di Pavia domenica 7 aprile 2024

Nel settimana torna "Domenica al museo", l'iniziativa promossa dal Ministero della Cultura

I musei da visitare gratis in provincia di Pavia domenica 7 aprile 2024
Pubblicato:

Anche per il mese di aprile torna l'iniziativa "Domenica al Museo" promossa dal Ministero della Cultura. L'iniziativa coinvolge i principali musei italiani che saranno visitabili a ingresso gratuito domenica 7 aprile 2024. Scopriamo quelli che aderiscono in provincia di Pavia.

(Foto di copertina: Certosa di Pavia)

I musei da visitare gratis a Pavia

Tra i tanti musei della Lombardia che si potranno visitare gratuitamente domenica 7 aprile 2024, in provincia di Pavia parteciperanno il Complesso Monumentale e il Museo della Certosa di Pavia, il Museo archeologico nazionale della Lomellina a Vigevano e il Museo Archeologico di Casteggio e dell'Oltrepò Pavese a Casteggio.

Il museo della Certosa

Certosa di Pavia ingresso museo

Lungo il lato meridionale del cortile antistante la facciata della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, si trova il Palazzo Ducale, antica residenza estiva della dinastia visconteo-sforzesca e foresteria per ospiti di alto rango, oggi sede prestigiosa del Museo della Certosa. L'edificio, modificato nel 1625 da un intervento in facciata dell'architetto Francesco Maria Richini, presenta una successione lineare di finestre tra semicolonne che conferiscono eleganza e luminosità all'intera struttura. La prima idea per la costituzione di un Museo della Certosa venne lanciata al Ministero della Pubblica Istruzione nel 1883 dall'architetto milanese Tito Vespasiano Paravicini, noto autore di libri di architettura rinascimentale lombarda, che eseguì un primo rilievo accurato della facciata certosina.

Fu sua la proposta di iniziare a raccogliere ed ordinare in un solo locale molti marmi, terrecotte e pezzi diversi, per costituire un museo ad illustrazione della Certosa medesima. La realizzazione vera e propria del Museo (su due piani) si deve a Luca Beltrami, Direttore dell'Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti in Lombardia dal 1891 e che sin dal 1892, aveva fatto realizzare un primo nucleo di museo, con le sculture del Bambaia, la serie di disegni per la facciata della Certosa, l'Ecce Homo da Bramantino, e un primo gruppo di calchi realizzati da Pietro e Edoardo Pierrotti nella seconda metà XIX secolo, derivati dai capolavori rinascimentali della facciata, da capitelli e lesene dei chiostri. I calchi, di grandissima finezza esecutiva e di grandi dimensioni, iniziarono ad essere raccolti nella Galleria del piano terreno del Palazzo Ducale, l'attuale gipsoteca.

Il Museo fu aperto al pubblico la prima volta nel 1911, per poi rimanere chiuso per più di mezzo secolo. La gipsoteca che raccoglie più di 200 calchi di grande e piccola dimensione è un unicum non solo in Lombardia, ma anche nel panorama italiano. Negli ultimi anni (dal 2002 al 2006) sono stati restaurati la maggior parte di questi calchi, e collocati, con un nuovo allestimento a cura della Soprintendenza per i beni architettonici e del paesaggio della Lombardia, nella Galleria a pianterreno del palazzo Ducale.

Per maggiori informazioni si può telefonare allo 0382.924990 o tramite mail a drm-lom.mucertosadipavia@cultura.gov.it.

Museo archeologico nazionale della Lomellina

Museo Archeologico Lomellina

Aperto nel 1998, il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina è collocato all’interno del Castello visconteo sforzesco di Vigevano. Raccoglie le testimonianze archeologiche provenienti da scavi o recuperi occasionali nella zona. Il percorso museale, ordinato cronologicamente, si articola in quattro sale a esposizione permanente e in uno spazio mostre.

La prima sala raccoglie le testimonianze di epoca preistorica e protostorica, dal Mesolitico alla cultura tardo La Tène (dal V millennio a. C. al II secolo a.C.).

Nella seconda sono esposti alcuni corredi funerari di età romana (dalla metà del I secolo a. C. alla fine del II d.C.) mentre nella terza sono illustrati alcuni aspetti della vita quotidiana in epoca romana.

La quarta sala ospita i reperti di età tardoantica e altomedievale (III-IX secolo d.C.). La Lomellina è un territorio archeologicamente ricco e culturalmente ben definito. I rinvenimenti, per lo più casuali, si ricollegano a opere di sfruttamento intensivo del territorio, in particolare ai livellamenti di terreno per la creazione di risaie.

Mentre per l’epoca preistorica le tracce di popolamento sono scarse e sporadiche, la documentazione diventa progressivamente più abbondante per le successive età del Bronzo e del Ferro, in cui si afferma la cultura celtica, e soprattutto per l’età romana, mentre diminuisce per l’epoca tardoantica e altomedievale. Fra i reperti più significativi si segnala in particolare - per la raffinatezza delle forme e la piacevolezza dei colori - il vasellame in vetro, presente in abbondanza nei corredi funerari romani.

Per maggiori informazioni si può telefonare allo 0381.72940 o inviare un e-mail a drm-lom.archeovigevano@cultura.gov.it.

Museo Archeologico di Casteggio e dell'Oltrepò Pavese

Museo Archeologico di Casteggio

Il Civico Museo Archeologico di Casteggio e dell’Oltrepo Pavese è nato nel 1974, per volontà di un gruppo di appassionati locali e dell’Amministrazione Comunale, dopo l’importante ritrovamento di due tombe romane in via Torino. Il Museo attuale è frutto di un ulteriore ampliamento, reso possibile dal completamento del restauro del Palazzo Certosa nel 1999. Grazie ad una nuova convenzione stipulata tra Comune di Casteggio e Soprintendenza Archeologica della Lombardia, è stato possibile acquisire il materiale proveniente dagli scavi più recenti effettuati nell’Oltrepo Pavese. Il Museo è costituito da quattro sezioni: la geologia e la paleontologia, la preistoria e la protostoria, l’età romana, tardo antica e medievale, le collezioni.

Il Museo Archeologico di Casteggio si trova in via Circonvallazione Cantù 62 - Tel. 0383 83941 - info@museocasteggio.it

Seguici sui nostri canali