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A Fortunago inaugurata la mostra "L'eredità di Dante"

Aperta fino al 19 settembre con ingresso libero.

A Fortunago inaugurata la mostra "L'eredità di Dante"
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Un piccolo borgo e uno straordinario spazio espositivo. Una ricca documentazione storica e le opere di più di trenta artisti contemporanei.  Questo l’evento che Fortunago vuole offrire ai visitatori in questa estate 2021. Sono intervenuti un centinaio di artisti provenienti da Milano e da tutta Italia per assistere all’inaugurazione della mostra “L’Eredità di Dante” presso l’Auditorium Giovanni Azzaretti di Fortunago, uno dei borghi più belli d’Italia.

A Fortunago inaugurata la mostra "L'eredità di Dante"

A portare il saluto c’era il sindaco Pier Achille Lanfranchi. Tra gli artisti c’era anche la professoressa Elena Pontiggia docente di storia dell'arte dell'Accademia di Brera, che si è complimentata con il presidente di "Fortunagoinarte" Luigi Cavallo, oggi cittadino di Fortunago, già redattore della pagina culturale del Corriere della Sera, unanimemente riconosciuto come il più importante storico dell'arte d'Italia e d'Europa. Presenti il direttore artistico della mostra prof. Pino Ielo, la curatrice dell'archivio Piero Leddi, Chiara Fugazza, il senatore Roberto Mura e il consigliere regionale Giuseppe Villani, i collaboratori della Pro Loco e la sua Presidente avv. Micaela Bonduri, giornalisti e molti visitatori provenienti da ogni parte della Lombardia.

L'esposizione

La mostra vuole essere un'occasione culturale, celebrativa del settimo centenario della morte di Dante. Un’ampia documentazione riassume le tappe letterarie e critiche che hanno dato prestigio mondiale all’opera del sommo poeta e affermato la lingua italiana come splendido strumento di espressione e di costruzione del pensiero.

Il luogo poetico della Divina Commedia ha penetrato ogni versante della cultura: dalla filosofia alla morale, dal diritto all’estetica; un’eredità impegnativa e gloriosa da portare avanti specie nel nostro tempo così complesso dal punto di vista sociale, in cui sono messi in discussione gli aspetti fondamentali del vivere civile.

Nelle contraddizioni dell’oggi possiamo comunque maturare diversi concetti che attengono alla figura e all’opera di Dante Alighieri: il suo procedere dall’abisso verso la luce, la sua sostanziale fiducia nell’animo umano, il concetto di redenzione che deve orientare, comunque, ogni risguardo della nostra esistenza.

“Dante rimane un punto cardinale per la nostra epoca, è un poeta che potremmo chiamare ’legislatore dello spirito’, affidarsi alla lettura della Divina Commedia significa ancora oggi compiere uno dei meravigliosi viaggi che aprono la fantasia e contribuiscono alla maturità e alla comprensione del mondo reale”.

Così Luigi Cavallo, curatore della sezione documentaria, considera l’insieme e l’utilità della manifestazione di Fortunago che offre al visitatore spunti per riprendere in mano qualcosa che già si è assaggiato negli studi scolastici.

Si tratta di guardare al Poeta con consapevolezza attuale e magari con uno spirito più disincantato.

Al professor Pino Jelo, responsabile artistico dell’Associazione Fortunagoinarte, che si è occupato dell’aspetto più vistoso della mostra, “Le moderne interpretazioni” figurative della Divina Commedia, abbiamo chiesto quale sia l’itinerario che è stato seguito:

“Alcuni autori del Novecento danno uno sfondo storico all’esposizione: Ardengo Soffici, con opere provenienti dal Museo a lui dedicato a Poggio a Caiano, il pittore belga Henry De Groux, con un’opera del 1902, Alberto Sughi, con un grande ritratto di Dante, che è l’insegna della mostra, Piero Leddi, Giuseppe Guerreschi, Floriano Bodini, Lucio Fontana, con due piccole opere, Inferno e Paradiso, del 1966, e ancora due scultori toscani, Venturino Venturi e Quinto Martini, consentono una frequentazione moderna a questo grande tema.

E sono stato particolarmente soddisfatto dal cospicuo riscontro che ha avuto la nostra iniziativa presso un numero nutrito di artisti contemporanei, quaranta autori, pittori, scultori, fotografi, hanno risposto con entusiasmo all’invito di partecipare a questa ‘mostra a tema’. Ognuno ha contribuito con lavori originali così che si potrà avere, visitando la mostra, un’ampia visione dei linguaggi che animano la cultura dei nostri giorni, inquietudine quanto mai feconda di orientamenti e di stili che aprono il panorama italiano su quello internazionale”.

Aperta fino al 19 settembre

L'importante mostra resterà aperta fino al 19 Settembre ed è visitabile ogni sabato e festivi, nei giorni feriali su appuntamento chiamando il 349.6454695. Ingresso libero.

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