A Fortunago inaugurata con successo la mostra "La dignità della figura"
All'Auditorium Giovanni Azzaretti: aperta al pubblico tutti i sabati e domeniche fino al 17 settembre
Inaugurata con successo a Fortunago la mostra "La dignità della figura" visitabile a ingresso libero presso l'Auditorium Giovanni Azzaretti di piazza Fontana dei Dodici fino al 17 settembre 2023.
"La dignità della figura"
È stata inaugurata domenica 16 luglio 2023 presso l’Auditorium Giovanni Azzaretti di Fortunago la grande mostra “La dignità della figura”, che rimarrà aperta al pubblico fino al 17 settembre 2023 e che è stata curata da Luigi Cavallo con la collaborazione di Oretta Nicolini e Pino Jelo.
L’inaugurazione si è svolta alla presenza del Vicesindaco Alberto Dell’Acqua e ha avuto come ospite d’onore la storica dell’arte Elena Pontiggia che ha sottolineato la straordinarietà di un’esposizione “artigianale” nel senso più nobile del termine:
“Una mostra costruita da Luigi Cavallo con l’accuratezza che lo contraddistingue, artista dopo artista, dipinto dopo dipinto; una mostra che si presenta come un vero e proprio viaggio nella storia dell’arte italiana con al centro la figura umana, così come già agli inizi degli anni Venti De Chirico si auspicava, perché l’uomo ha bisogno di confrontarsi con sé stesso anche in pittura”.
Alberto Dell’Acqua: “L’amministrazione comunale è lieta di ospitare questa importante mostra organizzata da Luigi Cavallo insieme a Pino Jelo e Oretta Nicolini. Una mostra con alcuni nomi di grande rilevanza dell’arte italiana del secolo scorso come Guttuso, Sironi, de Pisis, Funi, Soffici, Rosai, Fiume, che non hanno bisogno di presentazione. Tra loro anche artisti che hanno già esposto a Fortunago come Paolo Del Giudice e Piero Leddi. Una mostra che indubbiamente dà prestigio al borgo di Fortunago e lo mette di diritto tra le realtà della nostra Regione attente a offrire proposte artistiche di grande qualità.”
Oretta Nicolini: “Abbiamo voluto costruire una mostra che si collegasse nella serietà delle proposte a quella dello scorso anno, “La natura dipinta”. Questa volta l’attenzione è stata rivolta alla figura dipinta o disegnata in modo tradizionale, non come spesso accade oggi stravolta, spesso deformata.
Sebbene i quadri scelti siano diversi l’uno dall’altro nello stile e nella tecnica, tutti, autoritratti compresi, guardano alla figura in maniera precisa, pulita, acuta, rigorosa, ma anche con estrema sensibilità, cercando di cogliere la parte più profonda della persona ritratta. L’allestimento della mostra, così come l’impaginazione del catalogo, è stato pensato seguendo l’ordine di esecuzione delle opere, mentre la scelta degli artisti si è basata esclusivamente sulla qualità pittorica: ecco perché, accanto ai grandi nomi della storia dell’arte italiana del Novecento, troviamo anche nomi di artisti meno famosi ma non per questo di minore spessore artistico come a esempio Leslie Meyer, Luciano Gatti, Giuseppe Martinelli.
Fra i cinquantuno artisti segnaliamo l’opera “Ritratto di Guillaume Apollinaire” del 1979 di Bona de Pisis - nipote di Filippo de Pisis, nota in ambito surrealista di cui sarà allestita una retrospettiva con 71 opere al Museo Nivola di Orani, in Sardegna, nel prossimo autunno - e inoltre l’opera “Figura di donna” del 1960 di Giacomo Manzù, che è stata scelta per la copertina del catalogo.”
Luigi Cavallo: “Questa nuova mostra suggerisce, nella sequenza temporale delle opere esposte, la crescita dell’arte italiana che a me è sempre stata molto a cuore. Ricordo una grande mostra, una vera e propria pietra miliare, “L’idea del classico” ideata e curata da Elena Pontiggia nel 1992, a Milano, PAC di via Palestro. In quella esposizione compariva l’autoritratto di Vincenzo Gemito che ora abbiamo voluto anche qui poiché ricorda tutta un’ala dell’arte italiana da Leonardo a Michelangelo. La mostra ‘La dignità della figura’ nasce da un intendimento, quello di smuovere, con le nostre forze limitate, interessi e intelletti. Ringrazio di cuore Elena Pontiggia per essere all’inaugurazione della mostra, Oretta Nicolini, che ha curato insieme a me tutti gli aspetti organizzativi, e Pino Jelo per la sua correttezza, costanza, preparazione e infaticabile passione per l’arte, lui che ha inventato FortunagoInArte e ha permesso di essere arrivati fino a questo traguardo.”
Pino Jelo: “Con questa mostra abbiamo voluto continuare nel filone di un’arte capace di incantare ed emozionare. La scelta è stata come sempre rigorosa e attenta, e ribadisce come Fortunago in Arte, l’associazione attiva sul territorio dal 1996, non voglia distogliersi da quei parametri che soli possono assicurare mostre di alto livello culturale e artistico. In questa nuova mostra il denominatore comune è la riconoscibilità del soggetto, tutelandone la sua ‘dignità’.”
51 opere
La mostra “La dignità della figura” è composta da 51 opere, una per ogni artista, ed è introdotta da due oli su tela “fuori tempo” (Il Generale Belgiojoso in costume da guerriero, attribuito a Gaspare Landi del 1791/92 - Ritratto, Anonimo toscano del XIX Secolo), come per dare un raccordo storico a un percorso che nel trattare la figura umana ha inteso tener conto della sua “dignità”, rispettandone proporzioni e atteggiamenti.
Questi i 51 artisti presenti: Ambrogio Alciati, Augusto Alvini, Anonimo toscano, Ugo Bernasconi, Luciano Bianchi, Bona Tibertelli de Pisis, Luigi Broggini, Domenico Cantatore, Felice Carena, Arturo Carmassi, Felice Casorati, Raffaele de Grada, Filippo de Pisis, Paolo Del Giudice, Salvatore Fiume, Achille Funi, Tullio Garbari, Luciano Gatti, Vincenzo Gemito, Franco Gentilini, Virgilio Guidi, Renato Guttuso, Gaspare Landi, Piero Leddi, Carlo Levi, Leo Longanesi, Mino Maccari, Alberto Manfredi, Giacomo Manzù, Giovanni March, Giuseppe Martinelli, Leslie Meyer, Gabriele Mucchi, Alessandro Nastasio, Mario Nuti, Pippo Oriani, Cesare Peverelli, Ercole Pignatelli, Franco Rognoni, Bruno Rosai, Ottone Rosai, Aldo Salvadori, Gregorio Sciltian, Maria Luisa Simone, Marcello Simonetta, Mario Sironi, Ardengo Soffici, Dino Tega, Fiorenzo Tomea, Gianni Vagnetti, Italo Valenti.
La mostra “La dignità della figura” è realizzata grazie al contributo della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, che ancora una volta mostra particolare attenzione alle espressioni artistico-culturali della Lombardia.
Orari di apertura: Tutti i sabati e domeniche 16-19; Da lunedì a venerdì su appuntamento telefonando al numero 340-6454695. Ingresso libero.