Vuole vivere all’occidentale e non indossare il velo, picchiata e insultata dal marito
A Voghera una donna egiziana ha perdonato il marito dopo le percosse per il suo desiderio di vivere all’occidentale. Ma le indagini proseguono: il reato è procedibile d’ufficio

Una donna egiziana residente a Voghera è stata aggredita dal marito per aver rifiutato di indossare il velo e voler vivere all’occidentale. Dopo la denuncia e il divieto di avvicinamento, la donna ha perdonato il marito, che è potuto tornare a casa. Le indagini proseguono perché il reato è procedibile d’ufficio.
Vuole vivere all’occidentale
La scelta di non indossare più il velo islamico e vivere secondo uno stile di vita più occidentale è costata a una donna egiziana di Voghera insulti, schiaffi e umiliazioni davanti ai figli. Una vicenda di violenza domestica che ha visto protagonista un 32enne, anche lui egiziano, residente nella cittadina pavese.
Secondo le ricostruzioni della polizia, l’uomo non avrebbe accettato la decisione della moglie di abbandonare il velo, preferendo abiti e comportamenti più simili a quelli delle sue coetanee italiane. Un gesto di autodeterminazione femminile che si è scontrato con l’opposizione violenta del coniuge.
Percosse in casa e in strada
Le aggressioni, secondo quanto emerso dalle indagini, si sarebbero verificate sia tra le mura domestiche sia in strada, sotto gli occhi dei passanti e dei figli della coppia. In un’occasione, la donna è stata anche costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso, che le ha riscontrato lesioni guaribili in cinque giorni. Dopo l’intervento della polizia del commissariato di Voghera, in accordo con la procura di Pavia, al marito era stato imposto un divieto di avvicinamento.
Il perdono della moglie
Durante l’udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari, la donna ha deciso di perdonare il marito, ritirando la querela. Questo ha portato alla revoca della misura cautelare, permettendo all’uomo di tornare nell’abitazione di famiglia, nei pressi del centro storico di Voghera.
Indagini ancora in corso
Nonostante il perdono però la vicenda non è chiusa. Le accuse mosse contro l’uomo sono procedibili d’ufficio, il che significa che la procura continuerà a indagare indipendentemente dalla volontà della vittima. La scelta della donna infatti può avere inciso sulla posizione processuale del marito, ma non interrompe l’azione penale dello Stato in presenza di presunti reati gravi, come la violenza domestica.