L'operazione della GdF

Vende computer ma non paga il Fisco: società pavese evade Iva per 900mila euro

L'amministratore della società è stato denunciato

Vende computer ma non paga il Fisco: società pavese evade Iva per 900mila euro
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Disposto dalla Procura della Repubblica di Pavia un sequestro nei confronti di una società che commercializza materiale informatico per circa 900mila euro, somma equivalente all'Iva evasa. Denunciato l'amministratore della società.

Iva Evasa per 900mila euro

La Guardia di Finanza di Pavia, al termine di un'articolata attività di polizia economico­ finanziaria, ha scoperto e posto fine ad un meccanismo fraudolento volto all'evasione fiscale attuata da una società pavese operante nel settore della commercializzazione di computer e software che, attraverso il sistematico mancato pagamento dell'IVA, non ha versato all'Erario imposte per circa 900mila euro.

Le indagini hanno permesso di richiedere da parte della Procura della Repubblica di Pavia il sequestro preventivo di denaro contante, immobili ed autoveicoli nella disponibilità della società e dell'amministratore. Il GIP presso il Tribunale di Pavia ha quindi emesso il decreto di sequestro eseguito, su delega della Procura, dalla Guardia di Finanza di Pavia.

Le indagini

In particolare, il Gruppo della Guardia di Finanza di Pavia ha avviato una verifica fiscale nei confronti della citata società pavese, ha analizzato la documentazione contabile rinvenuta, operato il riesame dei conti della società e ricostruito tutti i rapporti commerciali. Approfondendo ogni singola operazione commerciale ed incrociando i dati delle fatture, i finanzieri sono riusciti a ricostruire l'intero ciclo aziendale.

Amministratore denunciato

Al termine degli accertamenti, è stato constatato quindi come l'impresa pavese non aveva provveduto al pagamento dell'Imposta sul Valore Aggiunto per complessivi 864.369 euro e, per tale ragione, l'amministratore della società è stato quindi denunciato all'Autorità Giudiziaria pavese per omesso versamento di IVA.

Le attività eseguite dal Gruppo della Guardia di Finanza hanno consentito dunque di ricostruire un consistente giro d'affari che, attraverso l'indebito risparmio di imposta, consentiva alla società di ottenere un ingiusto vantaggio concorrenziale a discapito delle imprese oneste operanti nel medesimo settore.

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