Uso terapeutico di plasma iperimmune anche negli Ospedali di Voghera e Vigevano
Ai pazienti Covid particolarmente gravi potrà essere data un’ulteriore possibilità terapeutica.
Uso terapeutico di plasma iperimmune: lo studio presso gli Ospedali Civili di Voghera e di Vigevano.
Uso terapeutico di plasma iperimmune negli Ospedali di Voghera e Vigevano
Si rafforza ulteriormente la collaborazione fra ASST di Pavia e la Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo. Ai progetti già in atto di co-branding riguardanti diverse specialità cliniche e alla Breast Unit Interaziendale, si aggiunge ora una importante collaborazione scientifica per la lotta contro il Coronavirus.
Gli Ospedali di ASST Pavia di Voghera e Vigevano parteciperanno infatti a uno studio proposto e coordinato dal San Matteo sull’utilizzo del plasma iperimmune nel trattamento dei pazienti particolarmente gravi affetti da polmonite interstiziale da SARS-COV-2 che necessitano di assistenza respiratoria.
Lo studio, coordinato dal Prof. Francesco Mojoli, direttore di Anestesia e Rianimazione I della Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo, avrà come responsabili per ASST Pavia il dott. Maurizio Raimondi, direttore di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Voghera, e il dott. Alberto Casazza, dirigente medico della unità di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Vigevano.
Curati quattro pazienti a Voghera
Presso l’Ospedale di Voghera, nel frattempo, già quattro pazienti hanno beneficiato del trattamento con plasma iperimmune dopo che il Comitato Etico dell’area di Pavia aveva autorizzato il suo utilizzo mediante procedura d’urgenza.
D’ora in avanti, grazie all’attuazione dello studio clinico, a un maggior numero di pazienti particolarmente gravi potrà essere data un’ulteriore possibilità terapeutica con l’uso del plasma iperimmune.
Combattere la pandemia
Si attua così in ASST una delle strategie per combattere la pandemia da Covid-19, e nello specifico per curare i malati attraverso la somministrazione di plasma di persone che hanno contratto il virus, trasferendo anche gli anticorpi necessari in esso contenuti.
I risultati degli studi internazionali sinora pubblicati non permettono di trarre al momento attuale sicure conclusioni su questo approccio terapeutico nei pazienti particolarmente gravi, tanto da rendere necessari ulteriori studi come quello che si apprestano a iniziare il San Matteo e ASST Pavia, che ci si augura possano contribuire ad affiancare la validità di questo possibile percorso terapeutico.