Truffatrice andava in banca e in posta e riusciva a prelevare da conti non suoi: l’ha fatto (almeno) 49 volte
E’ stata arrestata dai Carabinieri di Pavia
Una truffatrice è stata accusata di truffe ai danni di istituti bancari e sportelli postali ed è stata arrestata dai Carabinieri di Pavia.
Si tratta di Francesca Casali, una 43enne di Casorate Primo: le indagini avrebbero accettato molte episodi in varie province lombarde.
Andava in banca e in posta e riusciva a prelevare da conti non suoi
La donna si qualificava come titolare di conti correnti o rapporti di credito e riusciva a carpire la fiducia degli interlocutori effettuando cospicui prelievi di denaro.
La malvivente insomma si presentava in banca o in posta e in qualche modo ne usciva con le tasche piene: non è chiarissimo al momento come riuscisse in concreto a fingere la titolarità dei conti correnti a cui attingere... ma ci riusciva con una (in)credibile persuasione.
Nei suoi confronti 49 procedimenti penali
Nella mattinata di ieri, 22 marzo 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pavia hanno richiesto ai colleghi della Stazione di Agrigento di dare seguito all'esecuzione dell'ordinanza applicativa di misura cautelare personale detentiva emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Pavia nei confronti di Francesca Casali, nata il 30 luglio 1980 a Casorate Primo.
Fra i reati contestati, il possesso di documenti di identificazione falsi.
Le attività di indagine compiute dai Carabinieri di Pavia nell'arco di vari mesi conducono a ritenere che attraverso una straordinaria capacità di persuasione e dissimulazione, la donna abbia compiuto una innumerevole serie di episodi di truffa ai danni di istituti bancari e sportelli postali.
E' ripetutamente riuscita - presso varie province della Lombardia - a presentarsi in filiali di banche o uffici postali, a qualificarsi quale titolare di conti correnti o rapporti di credito, a carpire la fiducia degli sportellisti porgendo domande personali e precise riuscendo ad effettuare cospicui prelievi di denaro contante.
Per rendere l'idea di quale sia stata, nel tempo, l'assiduità tramite cui la persona sottoposta alle indagini ha replicato la condotta sopra descritta, basti considerare che - soltanto presso questo Ufficio - pendono 49 procedimenti penali. Anche per tale ragione, le attività di indagine proseguiranno nel tentativo di censire e riunire tutti gli episodi aventi natura analoga a quella appena descritta e risultanti ascrivibili all'arrestata, collocata agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
Così in una nota la Procura di Pavia.