Truffati dalla concessionaria fantasma: auto vendute e mai consegnate
Un Pavese e un Bergamasco arrestati: nel 2018 avevano aperto una concessionaria a Savignano, intascando caparre e anticipi dai clienti e poi erano spariti.
Sembrava tutto in regola. Aveva aperto a fine anno 2018, nel paese di Savignano in provincia di Forlì-Cesena e si presentava anche bene come salone: varie le auto esposte, anche di grossa cilindrata ed a prezzi davvero competitivi. Come riporta Prima Bergamo, molti per questo motivo erano stati attirati dalle offerte e in 37 avevano sottoscritto dei contratti d'acquisto, avendo avuto occasione di provare prima la vettura.
Concessionaria fantasma
I clienti avevano già versato delle caparre in contanti o pagato le prime rate su conti correnti intestati alla società. Questa aveva promesso a tutti di consegnare le auto dopo il 20 gennaio 2019, ma aveva chiuso in fretta e furia, dileguandosi nel nulla e lasciando chi si era fidato di loro senza macchina e con molto meno denaro in tasca (o in banca).
Le indagini
Una truffa in piena regola e pensata per bene, sennonché dopo le segnalazioni dei raggirati la Procura di Modena ha chiesto il fallimento della società, procedendo così con la contestazione dei reati di bancarotta fraudolenta per distrazione documentale e appropriazione di 445 mila euro, versati dai clienti sui conti della società stessa, oltre che con il sequestro dei libri contabili. Nel corso delle indagini, anche i conti correnti bancari, per un valore complessivo di circa 60 mila euro, sono stati sottoposti a sequestro.
Due arrestati: uno è un 28enne di Pavia
Sono infine scattati gli ordini di arresto per un 28enne di Pavia, amministratore di fatto dell'impresa truffaldina, e un 34enne bergamasco, legale (per così dire) rappresentante, che quando ha saputo di essere indagato si è costituito ai carabinieri in caserma a Treviglio.