Trovato con 50 grammi di cocaina nelle mutande: arrestato
In carcere è finito un piastrellista 52enne residente a Gravellona Lomellina.
I carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Vigevano hanno tratto in arresto ieri mattina per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio C.S., cinquantaduenne piastrellista nato a Roma e residente a Gravellona Lomellina (PV), pregiudicato.
Il controllo
Il fatto è avvenuto ieri 27 settembre 2019 quando, durante un servizio perlustrativo antirapina messo in atto da due autoradio del citato reparto nella Comune di Vigevano, uno dei due equipaggi aveva notato poco dopo le 6 l’autovettura Ford Fiesta del predetto che, proveniente da Corso Genova aveva svoltato in Corso Brodolini e che, giunta all’altezza della rotatoria che interseca Via Santa Maria e trovandosi inaspettatamente di fronte la seconda autovettura d’istituto, aveva effettuato una strana brusca frenata rimanendo titubante circa la direzione da prendere, proseguendo poi su Corso Brodolini. La manovra aveva quindi insospettito i militari che hanno fermato e proceduto al controllo il conducente che si era dimostrato subito agitato e tremante.
La cocaina nelle mutande
L’atteggiamento sospetto e il controllo alla banca dati, da cui emergevano diversi precedenti penali e di polizia a carico dello stesso, in particolare nell’ambito dei reati di droga, hanno portato pertanto i militari a procedere ad un controllo più accurato svoltosi poi in caserma dove, a seguito di perquisizione personale, sono stati rinvenuti occultati all’interno delle mutande, due involucri sigillati con scotch da pacchi, rispettivamente del peso di 27, 5 grammi e 27,2 grammi, per un totale complessivo di 54,7 grammi (circa 50 grammi netti) di cocaina, del valore sul mercato di almeno 4000 euro.
L'arresto
La perquisizione è stata poi estesa all’abitazione dell’uomo, dove sono stati rinvenuti in un involucro di cellophane, due dosi di sostanza stupefacente di tipo marijuana del peso complessivo di circa 1 grammo.
L’uomo è stato quindi dichiarato in stato di arresto, convalidato poi nel rito direttissimo che ne ha disposto la custodia cautelare in carcere in attesa dell’udienza fissata per il 1 ottobre.
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