Troppi cluster Covid, Mede dichiarata "zona rossa": Fontana firma l'ordinanza
Oltre a Mede massime restrizioni anche a Bollate, Viggiù e Castrezzato. Chiuse anche le scuole.
Zona rossa a Mede ma anche a Bollate (MI), Viggiù (VA) e Castrezzato (BS): comunicata nella serata di martedì 16 febbraio 2021 la decisione del Presidente della Regione Attilio Fontana che mira a contenere i focolai Covid legati alle varianti del virus.
Zona rossa a Mede
Alla fine, la decisione che tanti invocavano è arrivata: Viggiù, Bollate, Mede e Castrezzato dalle 18 di domani, mercoledì 17 febbraio 2021, saranno in zona rossa. Nessun’altra alternativa per contenere i focolai registrati nelle ultime settimane.
Proprio a Mede negli ultimi giorni si era assistito ad un aumento repentino dei casi di Covid, numeri che hanno da subito destato particolare preoccupazione e attenzione. Il Comune aveva anche invitato i cittadini, tramite avvisi, a limitare i contatti.
L'ordinanza di Fontana
A firmare l'ordinanza di "zona rossa" per i quattro comuni è stato il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che scrive sulla sua pagina Facebook:
In relazione all’insorgere di cluster di contagio, legati alla diffusione di varianti del virus, il Presidente della Regione - sentito il ministro della Salute - ai sensi dell’art. 3 del dpcm 14 gennaio 2021, ha stabilito con una ordinanza che nei comuni di Viggiù (VA), Mede (PV), Castrezzato (BS) e Bollate (MI), verranno applicate le disposizioni previste nella cosiddetta ‘fascia rossa’, già osservate poche settimane fa sull’intero territorio regionale, a decorrere dalle ore 18 di domani mercoledì 17 febbraio.
Inoltre con l’ordinanza si dispone che le attività scolastiche e didattiche di tutte le classi delle scuole primarie e secondarie in questi comuni si svolgano esclusivamente con modalità a distanza. Tale sospensione riguarda anche asili nidi e scuole materne. L’ordinanza è valida fino a mercoledì 24 febbraio.
Tutto chiuso, anche le scuole
Nei quattro comuni che da domani sera saranno in zona rossa, dunque, entreranno in vigore le massime restrizioni: vietato uscire di casa salvo le ormai note esigenze di lavoro, salute e urgenza, chiusi i negozi e le attività “non essenziali” e, in aggiunta a queste, chiuse anche tutte le scuole di ordine e grado (compresi nidi e materne). La zona rossa resterà in vigore fino al 24 febbraio.