Triplicate in un anno le famiglie aiutate dalla Croce Rossa
Sono circa 1.500 le famiglie aiutate con la propria attività di sostegno dal comitato pavese, che opera non solo nel soccorso ma anche nel disagio sociale.
Triplicate in un anno le famiglie aiutate dalla Croce Rossa: il comitato pavese ha aiutato circa 1.500 famiglie con la propria attività di sostegno.
Triplicate in un anno le famiglie aiutate dalla Croce Rossa
Sono circa 1500 le famiglie di Pavia, per un totale di circa 4mila persone, aiutate e raggiunte con la propria attività di sostegno dal comitato pavese della Croce Rossa; sono aumentate del triplo rispetto all’anno precedente. Sono stati distribuiti oltre 11mila chili di pasta e riso; altri 5mila tra pelati e legumi; 4mila litri di latte e tanto altro ancora. E’ l’impegno costante e quotidiano messo in campo dalla Cri Pavia che opera non solo nel soccorso immediato, ma anche nel supporto al disagio sociale.
I dati del 2018
Sono stati resi noti i dati dell’attività svolta nel corso del 2018 e come sempre dimostrano l’impegno costante dei volontari a favore della città e del Pavese.
“Il comitato di Pavia ha svolto nell’ultimo anno – spiega il Presidente, Alberto Piacentini - oltre 31400 servizi percorrendo oltre 630.000 km. espletando varie attività dai servizi legati al servizio di urgenza 118 al trasporto infermi o al trasporto dei soggetti nefropatici. Dati in crescita rispetto all’anno precedente”. Stesso trend anche per quanto riguarda il supporto alle fasce sociali più deboli. “Purtroppo abbiamo constatato – spiega Piacentini – la crescita di questi dati a dimostrazione che la situazione territoriale è di estrema difficoltà. L’attività rivolta ai più vulnerabili costituisce uno dei punti statutari svolti dalla nostra associazione, nell’ultimo anno abbiamo raggiunto quasi 1500 famiglie e aiutato più di 4000 famiglie. sono stati distribuiti, per esempio, 11855 kg. tra pasta riso e farina; 5030 kg. di pelati e legumi; 934 kg. di latticini; 2812 kg tra zucchero marmellate; 1500 litri di olio; 3622 litri di latte e 852 pezzi di prodotti per l’igiene”.
L’impegno della Cri è poi rivolto anche agli ultimi. “Siamo presenti 2 volte alla settimana – spiega Piacentini – in diverse vie della città per assistere le persone senza fissa dimora aiutando e confortando i meno fortunati con bevande calde coperte e vestiario”. La Cri svolge anche l’attività di ippoterapia con 10 bambini con disabilità varie in età evolutiva.
Emergenza e protezione civile
“Un ruolo primario, – ricorda il presidente Piacentini - la Cri di Pavia lo svolge nel contesto dell’emergenza e della protezione civile essendo sempre presente nei luoghi colpiti da calamità naturali come la recente ondata di maltempo che ha colpito verso la fine del 2018 il Veneto e tutto il Bellunese. Abbiamo creato e potenziato un modulo di emergenza, in grado di essere autosufficiente per le prime 72 ore dell’emergenza. Formato da 1 cucina da campo su container in grado di erogare 450 pasti ora; 2 bagni su container, una tensostruttura per mensa di 210 metri quadrati (completa di tavoli e panche); 4 tensostrutture di 72 metri quadrati; una motopompa carrellata da 2500 litri; 6 motopompe portatili da 700 lt.; 2 turboneve, varie tende alloggio per oltre 150 posti. Inoltre dispone di una sala operativa mobile, di un ponte radio portatile, gruppi elettrogeni di vari capacità”.
Formazione
Altro pilastro importante dell’attività la ricopre la formazione. “Nell’anno 2018 – spiega Piacentini - abbiamo organizzato 4 corsi di accesso formando ben 101 nuovi volontari. Abbiamo certificato, secondo quanto previsto dalla legge, uno stuolo di volontari in termine di sicurezza attraverso 7 corsi. A nostra volta abbiamo erogato 8 corsi di primo soccorso rivolti ad aziende esterne. Abbiamo tenuto 4 corsi informativi di manovre salvavita pediatrica; sei corsi per l’utilizzo del defibrillatori conosciuti come corsi PAD; svolto lezioni presso l’università inerenti il DIU. Siamo stati presenti con stand informativi inerenti le malattie sessualmente trasmissibili, il controllo della glicemia o le manovre di BLS e abbiamo aderito a varie campagne nazionali come “m’illumino di meno” per sensibilizzare sugli sprechi di energia o il “non sono un bersaglio” per sensibilizzare la cittadinanza a non aggredire gli operatori sanitari sia a bordo delle ambulanze, sia negli ospedali”.
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