Bosco del Vignolo

Trappola per ciclisti a Garlasco, trovato un cavo teso tra due alberi

Se qualcuno fosse passato lungo il sentiero senza notare il trabocchetto, le conseguenze avrebbero potuto essere molto serie

Trappola per ciclisti a Garlasco, trovato un cavo teso tra due alberi
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Potrebbe trattarsi di uno scherzo di pessimo gusto ma qualunque sia la motivazione è chiaro che avrebbe messo a serio repentaglio la sicurezza dei biker ma fortunatamente è stato scoperto prima che facesse danni.

Nel bosco un cavo teso tra gli alberi

Il cavo d'acciaio teso è stato ritrovato all'interno dell'area del Bosco del Vignolo nata come un'oasi che preserva la natura quasi cinquant'anni fa. Dal 1998, la zona situata nella frazione Bozzole di Garlasco, è gestita dalla Lipu ed è censita da tempo come percorso e pista per le mountain-bike.

L'ingresso del Bosco del Vignolo:

Non è la prima volta che vengono piazzati dei cavi tra gli alberi magari per mandare via da un certo territorio un ospite indesiderato. Era già accaduto anche a chi fa motocross di incappare in una situazione del genere ma in quei casi il filo veniva posizionato ad una decina di centimetri da terra e danneggiava esclusivamente gli pneumatici.

Mentre questa volta il cavo era posizionato ad altezza delle teste degli eventuali ciclisti che sarebbero passati e le conseguenze sarebbero state ben più gravi. È per questo motivo che i biker della zona non credono fosse solamente uno scherzo anche perché il filo d'acciaio era verde e si mimetizzava perfettamente nella vegetazione.

Informate le autorità competenti

Inoltre il punto in cui era stato posizionato è uno di quelli in cui i ciclisti vanno più veloci raggiungendo fino ai 25 chilometri orari. Se qualcuno fosse passato senza rendersi conto della trappola, le conseguenze avrebbero potuto essere gravissime. Fortunatamente, il cavo è stato trovato prima che fosse troppo tardi ed è stata informata l'amministrazione comunale di Garlasco.

I funzionari del comune hanno subito avviato dei controlli e verificato se il tratto dell'area interessato dalla trappola fosse di proprietà pubblica o privata. Nelle prossime ore potrebbero partire anche delle denunce. Per ora l'unica certezza è che i ciclisti fruitori del Bosco del Vignolo terranno gli occhi molto aperti.

 

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