Traffico internazionale di droga: 8 indagati, perquisizioni anche in provincia di Pavia
Le indagini hanno rivelato movimentazioni di sostanze stupefacenti per un valore superiore ai cinque milioni di euro in soli sei mesi
I finanzieri del Comando Provinciale di Milano, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica - D.D.A.A., stanno eseguendo misure cautelari nei confronti di 8 indagati aderenti ad un’associazione criminale di matrice albanese per traffico internazionale di stupefacenti.
Traffico internazionale di droga: 8 indagati
La Guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia (D.D.A.), ha avviato un'importante operazione contro il traffico internazionale di sostanze stupefacenti, portando all'arresto di otto persone. Di questi, cinque sono stati messi in carcere, due sottoposti agli arresti domiciliari e uno ha ricevuto un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Perquisizioni a Pavia
L'inchiesta ha rivelato l'esistenza di un'associazione criminale di origine albanese operante nelle zone di Corsico (MI) e Sassuolo (MO). Le forze dell'ordine stanno attualmente eseguendo perquisizioni in diverse province, tra cui Milano, Pavia, Monza e Modena, avvalendosi dell'assistenza di unità cinofile specializzate in narcotici e in ricerca di denaro contante.
Tra Albania e Italia
Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, hanno messo in luce una rete complessa che operava tra Albania e Italia. Attraverso l'uso di tecnologie avanzate di messaggistica criptata e stretti legami con le consorterie albanesi, gli indagati hanno movimentato sostanze stupefacenti per un valore superiore ai cinque milioni di euro in soli sei mesi.
Collegamenti con organizzazioni criminali
Inoltre, sono emersi collegamenti con altre organizzazioni criminali di origine albanese attive in Belgio, Paesi Bassi e Sud America, capaci di importare ingenti quantitativi di droga destinati al mercato di Milano e Modena. L'operazione ha beneficiato di informazioni ottenute tramite Europol e grazie a un Ordine Europeo d’Indagine, che ha permesso l'acquisizione e l'analisi di numerose conversazioni su dispositivi criptati.