VOGHERA

Telefono e foto della ex colf su un sito di annunci erotici, 39enne a processo

Sebbene le immagini non fossero di nudo, gli annunci lasciavano intendere la disponibilità per incontri di natura sessuale

Telefono e foto della ex colf su un sito di annunci erotici, 39enne a processo
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Una vicenda incredibile sta occupando le aule del tribunale di Voghera: una donna, ex collaboratrice domestica, ha scoperto che il suo numero di telefono e alcune sue fotografie erano stati pubblicati su un sito di annunci erotici. La donna, che non aveva mai dato il consenso né si era mai iscritta alla piattaforma, si è rivolta immediatamente alla polizia, facendo partire le indagini.

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Le autorità hanno quindi ricostruito i dettagli del caso, risalendo al presunto autore degli annunci. Si tratta di G.S., 39enne di Voghera, figlio della famiglia presso la quale la donna aveva lavorato per un breve periodo come colf. Sebbene le immagini non fossero di nudo, gli annunci lasciavano intendere la disponibilità per incontri di natura sessuale, attirando così numerose telefonate da parte di uomini da tutta Italia. La vittima, per cercare di sottrarsi alle molestie, aveva più volte cambiato numero, ma gli annunci con il numero aggiornato ricomparivano puntualmente.

39enne a processo

Secondo le indagini, l’imputato avrebbe ottenuto i contatti della vittima tramite un profilo Facebook creato a nome della propria madre, amica della ex colf, riuscendo così a ottenere i nuovi numeri di telefono della donna. La situazione ha portato al rinvio a giudizio di G.S., che deve ora rispondere di reati di sostituzione di persona e diffamazione. Il processo si sta svolgendo e la sentenza è attesa per il prossimo 24 febbraio.

Si dichiara innocente

Nelle udienze recenti, la vittima ha testimoniato in aula e ha ricostruito la sua difficile esperienza. La connessione da cui erano partiti i primi annunci è stata rintracciata presso l’abitazione del padre dell’imputato, che però è stato escluso dalle accuse per la sua poca dimestichezza con le tecnologie digitali. G.S. continua a dichiararsi innocente, negando ogni coinvolgimento nella pubblicazione degli annunci.

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