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Strangolata dal compagno, in 500 alla fiaccolata per ricordare Sabrina Baldini: "Abbiamo fame di tenerezza"

Un intero paese in silenzio contro la violenza sulle donne

Strangolata dal compagno, in 500 alla fiaccolata per ricordare Sabrina Baldini: "Abbiamo fame di tenerezza"
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Erano circa 500 ieri sera a Chignolo Po alla fiaccolata in ricordo di Sabrina Baldini, strangola dal compagno nella notte tra giovedì 13 e venerdì 14 marzo 2025.

Fiaccolata per Sabrina Baldini

Un fiume di persone, oltre 500 tra cittadini e amministratori locali con la fascia tricolore, ha illuminato la notte di mercoledì 19 marzo 2025 a Lambrinia, frazione di Chignolo Po. Fiaccole accese per rendere omaggio a Sabrina Baldini Paleni, la donna di 56 anni uccisa dal compagno Franco Pettineo, che ha confessato il femminicidio avvenuto la scorsa settimana. Il 52enne è ora detenuto nel carcere di Cremona con l’accusa di omicidio volontario.

Fiaccolata per Sabrina Baldini
Fiaccolata per Sabrina Baldini

"Abbiamo fame di tenerezza"

La manifestazione si è svolta in un clima di raccoglimento e commozione. In apertura del corteo, uno striscione recitava le seguenti parole: "Abbiamo fame di tenerezza". Un messaggio che richiama il bisogno di contrastare la violenza con gesti di affetto e rispetto.

"La tenerezza è la strada che dobbiamo seguire per vincere la violenza", ha dichiarato don Luca Massari, parroco di Chignolo Po, sottolineando la necessità di un cambiamento culturale profondo.

Fino alla casa del delitto

I partecipanti hanno raggiunto in silenzio l’abitazione dove Sabrina ha trovato la morte per mano del compagno. Qui, davanti alla casa in cui si è consumato il tragico omicidio, sono stati deposti fiori e candele in segno di lutto e ricordo. Tra i presenti, anche la sindaca di Chignolo Po, Antonella Zanaletti, e altri amministratori del territorio. In prima fila, la figlia della vittima, Selene, con il futuro marito e il fratello, uniti nel dolore ma anche nel desiderio di giustizia.

Fiaccolata per Sabrina Baldini
Selene, la figlia della vittima

Un litigio fatale

L’omicidio è avvenuto nella serata di giovedì 13 marzo 2025. Sabrina, dipendente di una casa di riposo a Casalpusterlengo, aveva trascorso la serata in contatto con la figlia tramite messaggi WhatsApp. Poi, secondo le indagini, la situazione in casa è degenerata: una discussione tra la donna e Franco Pettineo si è trasformata in tragedia. L’uomo l’ha afferrata per il collo e l’ha strangolata. Dopo aver lasciato il corpo senza vita nel corridoio, ha tentato di togliersi la vita tagliandosi i polsi, senza riuscirci. Il giorno successivo, è fuggito in auto, vagando tra le province di Milano, Lodi e Cremona, prima di essere fermato a Pandino (CR).

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