Stragi nelle RSA pavesi: indagini in 35 strutture, sequestrati documenti in 12 case di riposo
A chiedere chiarezza sulla gestione della crisi oltre ai familiari anche i dipendenti.
Stragi nelle RSA: indagini della Procura in 35 strutture pavesi. In 12 case di riposo sequestrati documenti. A chiedere chiarezza sulle tante morti verificatesi tra febbraio e fine giugno sono i familiari ma anche i dipendenti.
Stragi nelle RSA
La Procura della Repubblica ha avviato un'indagine nelle RSA in provincia di Pavia in merito alle morti avvenute durante l'emergenza sanitaria da Covid-19. Sotto inchiesta 35 delle 85 strutture presenti sul territorio. In 12 di queste sono stati già svolti i primi accertamenti con l'acquisizione di documenti e testimonianze dei dipendenti.
660 decessi
In totale gli anziani che hanno perso la vita da febbraio a fine giugno nelle strutture pavesi sono 660. L'indagine partita dopo gli esposti dei familiari degli ospiti deceduti, ma anche di tanti dipendenti, vuole fare chiarezza e accertare se siano state adottate tutte le misure necessarie per arginare il contagio.
Le delibere regionali
Sotto esame anche le delibere regionali. In primis quella dell'8 marzo che dava indicazioni sulla possibilità di accogliere nelle strutture per anziani anche i cosiddetti pazienti Covid "in remissione" dagli ospedali: persone guarite ma che in realtà si sono poi rivelate ancora positive, innescando i contagi. Gli inquirenti stanno cercando di accertare quante delle strutture pavese abbiano accolto questo tipo di pazienti.