Le accuse

Strage del Mottarone: sei persone a processo, giustizia per il piccolo Eitan che vive nel Pavese

Tra gli imputati anche Anton Seeber, il presidente del cda di Leitner, il gruppo incaricato della manutenzione

Strage del Mottarone: sei persone a processo, giustizia per il piccolo Eitan che vive nel Pavese
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Le accuse formulate contro gli imputati gravissime e comprendono disastro colposo, attentato alla sicurezza dei trasporti e omicidio plurimo colposo.

Otto imputati per la tragedia del Mottarone

Nel cuore delle montagne, a cavallo dei laghi Maggiore e d'Orta sul Mottarone, una tragedia senza precedenti ha sconvolto tutti il 23 maggio 2021 ma ora il percorso che porterà alla giustizia è definitivamente iniziato. Dopo un lungo periodo di indagini e un complesso processo probatorio, la Procura di Verbania ha ufficialmente chiesto il processo per sei persone e due aziende.

Il punto da cui partiva la funivia:

Il tragico crollo della funivia ha portato alla morte di 14 persone e ha lasciato un giovane sopravvissuto, Eitan, al centro di una dolorosa battaglia per la custodia con tanto di rapimento da parte del nonno. Il piccolo vive ancora nel Pavese a Travacò Siccomario con la zia. Tra gli imputati figurano sei persone chiave coinvolte nell'operatività della funivia e nel suo mantenimento.

La funivia distrutta

A processo Leitner dell'azienda di manutenzione

Uno degli imputati è il titolare delle Ferrovie del Mottarone Luigi Nerini insieme al direttore d'esercizio Enrico Perocchio e al capo servizio dell'impianto Gabriele Tadini. Direttamente coinvolto anche Anton Seeber, il presidente del cda di Leitner, il gruppo incaricato della manutenzione.

Anton Seeber di Leiner

Tra i responsabili anche Martin Leitner, consigliere delegato, e Peter Rabanser, responsabile del customer service dell'azienda. Le due società coinvolte sono ora parte integrante dell'indagine. Per tutti loro tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre si aprirà l'udienza preliminare.

Le gravissime accuse

In questa prima fase, accusa e difesa avranno l'opportunità di presentare le proprie argomentazioni di fronte al giudice istruttore. È importante notare che non è escluso che alcuni degli imputati potrebbero optare per un rito alternativo. Le accuse formulate contro gli imputati gravissime e comprendono disastro colposo, attentato alla sicurezza dei trasporti e omicidio plurimo colposo.

Ma non è finita qua. I reati di cui sono accusati riguardano anche l'omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro e lesioni colpose gravissime. Perocchio e Tadini affronteranno inoltre anche l'accusa di falso. Secondo gli inquirenti, le cause dell'incidente sono da attribuire a numerose omissioni e gravi leggerezze.

Mancati controlli e anomalie nascoste

Le indagini hanno rivelato un quadro preoccupante che va dai mancati controlli sulla fune ammalorata, che poi si è spezzata facendo crollare la funivia, alle anomalie e piccoli incidenti spia nascosti e mai annotati sui registri dell'impianto. Inoltre, sono emersi mancati o insufficienti investimenti anche sul personale, nell'ottica di risparmiare.

Una pratica particolarmente controversa è stata l'inserimento dei "forchettoni" per evitare blocchi improvvisi delle cabine in piena corsa, causati dai freni di emergenza. Questa pratica ha spinto a manovre dispendiose per far scendere i passeggeri e ha contribuito alle circostanze che hanno portato alla tragedia.

25 milioni di risarcimento

Mentre la comunità cerca di elaborare questa terribile tragedia e aspetta l'inizio del processo, l'importanza di una riflessione sulla sicurezza dei trasporti e sulla responsabilità delle aziende coinvolte emerge in modo più evidente che mai. La speranza è che questo processo porti a una maggiore consapevolezza sulla sicurezza.

Nel frattempo, le famiglie delle vittime e il giovane Eitan che vive nel Pavese cercano di trovare la forza per andare avanti e cercare la giustizia che meritano. Negli scorsi mesi erano circolate diverse stime e ipotesi. Si era parlato di una cifra complessiva di circa 25 milioni di euro da suddividere tra i familiari delle 14 vittime. Il primo acconto per il superstite sembrerebbe di un milione di euro.

Il piccolo Eitan con i genitori muori a causa della tragedia

 

 

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