Speculazione edilizia: cento perquisizioni e 9 arresti domiciliari, coinvolta anche Pavia
Ai domiciliari anche quattro professionisti, tre imprenditori e un dirigente comunale. Perquisizioni anche in provincia di Pavia
Nove persone agli arresti domiciliari e perquisizioni personali e locali, anche in provincia di Pavia. Tra gli arrestati un sindaco, quattro professionisti, tre imprenditori e un dirigente comunale.
Nove persone arrestate
Nella giornata odierna, martedì 3 dicembre 2024, un'operazione investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della Procura della Repubblica di Trento ha portato all'arresto di nove persone, tra cui un sindaco, quattro professionisti, tre imprenditori e un dirigente comunale. Gli arresti domiciliari sono stati disposti per i soggetti coinvolti in un'inchiesta che ha rivelato un presunto gruppo di affaristi pronti a manipolare le decisioni politiche e amministrative nel Trentino-Alto Adige/Südtirol.
100 perquisizioni, anche a Pavia
Oltre agli arresti, i Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale e la Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico-finanziaria di Trento hanno eseguito più di 100 perquisizioni. Gli investigatori hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trento, estendendo le operazioni a diverse province italiane, tra cui Bolzano, Brescia, Milano, Pavia, Roma e Verona, e anche a livello internazionale grazie alla cooperazione giudiziaria. Le perquisizioni hanno coinvolto persone, enti pubblici, e società legate all'inchiesta.
L'inchiesta tocca anche Pavia, dove due degli arrestati, Heinz Peter Hager e Paolo Signoretti, rivestono ruoli di rilievo come presidente e amministratore delegato di Supernova. Questa società immobiliare, fondata dagli stessi Hager e Signoretti, si occupa di rigenerazione urbana e attualmente è impegnata in due grandi progetti in città: la riqualificazione dell'ex area Necchi e quella dell'ex Santa Margherita in piazza Borromeo.
Corruzione e speculazione edilizia
Le indagini hanno portato alla luce un sistema illecito che, secondo la Procura, avrebbe visto un gruppo affaristico influenzare le principali decisioni pubbliche, in particolare nel settore della speculazione edilizia. Gli imprenditori coinvolti, in cambio di finanziamenti per le campagne elettorali di amministratori pubblici, avrebbero ottenuto vantaggi significativi come agevolazioni e concessioni per progetti immobiliari.
Turbativa d'asta, finanziamento illecito ai partiti ed altro
Le accuse rivolte agli indagati sono gravi e comprendono associazione per delinquere, turbativa d’asta, finanziamento illecito ai partiti, traffico di influenze illecite, truffa, indebita percezione di erogazioni pubbliche, e una serie di reati contro la pubblica amministrazione, tra cui corruzione, induzione indebita, rivelazione di segreti d’ufficio e omissione di atti d’ufficio. Le indagini riguardano anche violazioni fiscali legate a fatture per operazioni inesistenti.
Coinvolte 77 persone
L'inchiesta coinvolge 77 persone fisiche, tra cui 11 amministratori pubblici, 20 dirigenti e funzionari di enti locali e società partecipate, oltre a membri delle forze dell'ordine, professionisti e imprenditori. Inoltre, numerose persone giuridiche sono state segnalate per responsabilità amministrativa in base al Decreto Legislativo 231/2001.
Metodo mafioso
Il Giudice per le Indagini Preliminari ha anche accettato la tesi della Procura secondo cui il gruppo avrebbe operato con modalità mafiose, come previsto dall’art. 416 bis.1 del Codice Penale.
È importante sottolineare che, in base al principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza degli indagati potrà essere accertata solo a seguito di una sentenza irrevocabile di condanna. Al momento, l’inchiesta si trova ancora nella fase delle indagini preliminari.