Spaccio nei boschi, giro d'affari di 200mila euro: un fermato a Vigevano
Documentate cessioni di cocaina per un peso pari a oltre 2 chili, di eroina per un peso pari a oltre 5 chili ed oltre 2 chili di hashish.
Un'operazione antidroga tra Piemonte e Lombardia ha portato ad indagare 18 persone. Emesse nove misure cautelari, di cui quattro in carcere, tre con l’obbligo di dimora e relativa presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria e due con il divieto di dimora a Novara e provincia. Un giro d'affari stimato in quasi 200mila euro.
Spaccio nei boschi
Come riporta Prima Novara, sono questi i numeri dell’operazione denominata “Sem” in parte conclusa dai militari del Comando Compagnia Carabinieri di Arona, con la collaborazione di altri reparti territoriali del Piemonte e della Lombardia. Tali ordinanze derivano da una minuziosa attività di indagine svoltasi da dicembre 2021 a marzo 2022 dal Nucleo Operativo e Radiomobile e diretta dalla Procura della Repubblica di Novara nella persona del sostituto procurato Silvia Baglivo che ha permesso di individuare gli appartenenti ad un gruppo ben organizzato dedito al traffico di sostanze stupefacenti operanti in particolare nelle zone boschive di Gozzano (NO) e comuni limitrofi.
Il loro modus operandi si concretizzava nel riceve gli acquirenti all’interno dei boschi dove avvenivano le cessioni in tutto l’arco delle 24 ore.
L’attività è stata realizzata attraverso numerosi servizi di polizia giudiziaria consistiti in appostamenti, recuperi di sostanze stupefacenti appena acquistate da acquirenti, analisi di tabulati telefonici, con successive ascolto dei soggetti fermati in qualità di acquirenti di droga.
Giro d'affari di oltre 200mila euro
La complessa ed accurata attività d’indagine ha permesso di documentare e poi contestare agli indagati cessioni di cocaina per un peso pari a oltre 2 chili, di eroina per un peso pari a oltre 5 chili ed oltre 2 chili di hashish il tutto per un giro di affari di oltre 200mila euro.
Un fermato a Vigevano
Ad oggi i soggetti fermati risultano essere complessivamente cinque con il fermo di sabato a Vigevano da parte del Locale Nucleo Operativo e Radiomobile Carabinieri, mentre gli altri quattro risultano ancora da catturare.
La problematica dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle zone boschive purtroppo è un allarme sociale molto presente in queste località e coinvolge, come emerso dall’indagine, un territorio molto vasto e difficilmente penetrabile, con una vasta platea di consumatori assolutamente eterogenea sia come classe sociale che come età.