Spaccio di droga nelle campagne pavesi, altri due arresti

Si tratta di due cittadini di nazionalità marocchina di 22 e 36 anni.

Spaccio di droga nelle campagne pavesi, altri due arresti
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Spaccio di droga nelle campagne pavesi: dopo l’arresto di un 21enne lo scorso 31 marzo, ieri i carabinieri hanno eseguito l’arresto di altri due cittadini marocchini.

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Spaccio di droga nelle campagne pavesi, altri due arresti

Nel pomeriggio del 12 aprile 2019, a Corsico (MI) e presso la Casa Circondariale di Ivrea (TO), i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Stradella (PV), collaborati in fase esecutiva dal personale del paritetico Comando di Corsico (MI), hanno rintracciato e tratto in arresto

- M.H., 22enne di nazionalità marocchina, domiciliato a Corsico (MI), celibe, nullafacente, pregiudicato;
- M.M., 36enne di nazionalità marocchina, celibe, nullafacente, pregiudicato, ristretto presso la Casa Circondariale di Ivrea (TO) per altra causa,

in esecuzione all’Ordinanza di applicazione di misura Cautelare in Carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Pavia su richiesta della Procura della Repubblica.

Segnalate anche 22 persone

Tale provvedimento cautelare trae origine dalle risultanze investigative di un’attività d’indagine – pienamente condivisa dall’Autorità Giudiziaria inquirente – condotta dai militari di Pavia, nel corso della quale si è accertato che i citati individui gestivano un’intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti in diverse zone campestri della provincia di Pavia, caratterizzata da innumerevoli cessioni di eroina, cocaina e hashish in favore di numerosi tossicodipendenti residenti nel pavese, ovvero provenienti dalle limitrofe province di Piacenza e Lodi. Nel medesimo contesto, sono stati segnalati alle competenti Prefetture anche 22 soggetti di nazionalità italiana quali assuntori delle citate sostanze.

M.H. è stato tradotto presso la Casa Circondariale “San Vittore” di Milano, mentre l’altro soggetto è rimasto presso la Casa Circondariale di Ivrea (TO), entrambi a disposizione dell’A.G.

Le indagini

L’intera attività d’indagine è iniziata nel pomeriggio dell’8 agosto 2018, a seguito di un intervento nella zona rurale di Casanova Lonati (PV), da parte dei Carabinieri di Broni (PV) e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Stradella (PV) per una lite in corso tra cittadini nordafricani. Sul posto, è stato localizzato ed identificato S.D., 27enne di nazionalità marocchina, residente ad Imperia, celibe, nullafacente, pregiudicato, che ha riferito che, poco prima, mentre si trovava in compagnia di una giovane ragazza marocchina sua conoscente, aveva incontrato alcuni connazionali, con i quali era scaturito un diverbio, durante il quale uno dei aveva estratto una pistola non meglio descritta. In quella circostanza, S.D. era riuscito a chiamare il 112 e poi a fuggire a piedi, notando che i predetti soggetti stavano trascinando via la giovane con la forza. In quel contesto, nel corso delle immediate ricerche eseguite nella zona, sono stati anche rinvenuti, nascosti sotto un cespuglio63 grammi di eroina.

La ragazza minorenne

I successivi accertamenti hanno consentito di identificare la ragazza nella minore T.D., 16enne di nazionalità marocchina, residente a Finale Ligure (SV), allontanatasi volontariamente dalla propria abitazione in data 2 agosto 2018. Dopo incessanti ricerche, la giovane è stata rintracciata nella mattinata del successivo 10 agosto,  presso la Stazione Ferroviaria di Pavia, in compagnia di due suoi connazionali, tra i quali uno degli odierni arrestati (il succitato M.H.). Si è così potuto accertare che la giovane non aveva subito alcuna costrizione fisica o violenza, ma che vi era stato un litigio tra S.D. e gli altri due connazionali per problemi legati agli stupefacenti, durante il quale quest’ultimo era rimasto superficialmente ferito al braccio destro con un coltello. Lei a questo punto era volontariamente fuggita assieme ai due connazionali, suoi amici (gli stessi insieme ai quali è stata poi trovata nei pressi della Stazione Ferroviaria di Pavia), poco prima dell’arrivo dei militari dell’Arma.

Dimora nel comune di Imperia

Per questi motivi, il citato S.D., che risulta attualmente irreperibile, a suo tempo già denunciato all’Autorità Giudiziaria anche per il reato di calunnia per aver falsamente dichiarato il sequestro di persona della minore, è stato sottoposto all’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Imperia.

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