Spaccio di droga al Pollini è stata la scuola a far partire le indagini
Abbiamo parlato con la Preside del Pollini che ci ha spiegato la linea della scuola e come si sono mossi finora.
Abbiamo sentito la Preside del Pollini di Mortara che ci ha raccontato la situazione complessa per gli istituti superiori e della loro linea che li ha portati a denunciare.
Spaccio di droga al Pollini: è stata la scuola a denunciare
L'istituto superiore Pollini di Mortara si è ritrovato - come purtroppo moltissime scuole - a fare i conti con problemi di consumo e spaccio di droga fra gli alunni. Una rete efficiente, quasi da professionisti, quella organizzata dai ragazzi che si avvalevano anche di social e Whatsapp per raccogliere le ordinazioni, distribuendole poi a scuola. L'indagine, partita lo scorso dicembre, ha contemplato anche un blitz dell'unità cinofila presso il Pollini; in quell'occasione sono stati ritrovati stupefacenti negli zaini di alcuni studenti. A seguito di indagini più approfondite, le forze di polizia locale, durante il ponte di Carnevale, si sono recati a casa di due minorenni del Pollini sui quali stavano indagando. A disporre i controlli è stato il tribunale dei minori di Milano. Rinvenuti nell'abitazione diversi involucri contenenti droga oltre che bilancini di precisione. I due non spacciavano soltanto al Pollini ma anche in altre scuole di Mortara e Lomellina.
Due chiacchiere con la Preside
Abbiamo fatto due chiacchiere con la preside del Pollini, Elda Frojo, per capire la posizione della scuola in questo quadro spinoso. "Per prima cosa vorrei sottolineare che l'intervento delle Forze dell'ordine è avvenuto su nostra precisa segnalazione. Perché la nostra politica è quella di guardare in faccia i problemi e affrontarli. Dopo la nostra segnalazione è avvenuto il blitz, con l'unità cinofila. Diciamo che da lì si è scoperchiato il vaso di Pandora" ha asserito. Un dato positivo risiede nel fatto che sia stato possibile anche contare sulla collaborazione di molti alunni, che hanno dialogato con i professori e con le Forze dell'ordine. "Non è stata neppure la prima volta, avevamo già partecipato a un'operazione congiunta, in quel caso con i Carabinieri"puntualizza la Frojo.
La scuola non è neutrale
"Questa scuola non resta neutrale davanti a questi accadimenti, anzi siamo i primi a chiedere degli interventi" ha dichiarato con fermezza la Preside. Per ciò che riguarda i ragazzi denunciati è scattata una lunga sospensione, ma niente espulsione. Il Pollini è disposto anche a riaccogliere, ma intende dare priorità alla tutela dei suoi alunni.