Smantellata rete di spaccio, quattro arresti e sequestrati 1,5 kg di cocaina
Pedinamenti strategici hanno portato a scoprire il deposito di stupefacenti, situato a Landriano, in aperta campagna

Arresti e perquisizioni: smantellata una rete di spaccio tra Pavia e Milano. I Carabinieri di Stradella hanno arrestato quattro persone e sequestrato 1,5 chili di cocaina, interrompendo una fiorente attività criminale attiva dal 2020.
Smantellata rete di spaccio: 4 arresti
Questa mattina, lunedì 3 febbraio 2025, i Carabinieri della Compagnia di Stradella, supportati da reparti competenti per territorio, hanno eseguito un’importante operazione contro il traffico di stupefacenti. In esecuzione di ordinanze emesse dal G.I.P. del Tribunale di Pavia, sono stati arrestati quattro individui di origine marocchina, accusati di detenzione e spaccio continuato di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa ha portato anche a sei perquisizioni a carico di altrettanti complici nelle province di Milano, Pavia, Novara e Avellino.
Indagine avviata nel 2020
L'indagine, avviata nel 2020, è nata a seguito delle segnalazioni di cittadini preoccupati per il traffico sospetto in località Colombera di Broni. In particolare, le segnalazioni hanno rivelato una forte attività di spaccio che si è estesa in tutta la zona, con frequenti scambi di veicoli e incontri rapidi. Gli inquirenti hanno confermato la presenza di una rete organizzata che operava su più fronti.
I "citofoni di spaccio"
L’operazione ha permesso di mappare un’organizzazione criminale ben strutturata. Gli acquirenti avevano l'abitudine di prendere contatti telefonici con gli spacciatori attraverso specifici numeri, i cosiddetti "citofoni di spaccio", per ordinare e ricevere indicazioni su dove ritirare la droga.
Dalle attività tecniche e di intercettazione poste in essere, e dai servizi compiuti, si è appurato che nella zona indicata, ribattezzata dagli spacciatori e dagli acquirenti con l’appellativo di “Colombia”, fioriva un’intensa attività di spaccio che insisteva anche su altre zone limitrofe anch’esse facenti parte del codice usato dagli acquirenti e dagli spacciatori e codificate con soprannomi specifici come Xilopan (fraz. Casa Storini all’altezza del cavalcavia dell’autostrada), Cimitero (cimitero sulla SS 617, dove si trova un boschetto utilizzato dal gruppo per ripararsi e nascondersi dalla strada), Casettina nella stradina (costruzione abbandonata situata in Via Rosa Nera) e Casettina della notte (situata a Broni sulla sp82).
Armi bianche e un machete
In parallelo alle indagini, sono stati raccolti importanti elementi sulla pericolosità del sodalizio. Durante alcuni controlli, sono infatti state rinvenute armi bianche e, in un’occasione, un machete di grandi dimensioni, utilizzato non solo come mezzo di difesa durante il controllo del territorio ma anche come intimidazione verso i clienti più esigenti.
Il deposito di stupefacenti
Le operazioni investigative hanno incluso anche pedinamenti strategici che hanno portato a scoprire il deposito di stupefacenti. Questo si trovava a Landriano, in aperta campagna, dove venivano stoccati quantitativi di cocaina destinati a rifornire le reti di spaccio nel milanese e nel pavese. Durante il raid, sono stati sequestrati circa 1,5 kg di cocaina, e 40 clienti sono stati segnalati per possesso di piccole quantità di droga.