Nei guai

Si fingono carabinieri e truffano una 76enne a Broni, rubati 1400 euro e molti gioielli

I responsabili sono due ragazzi di 21 anni incensurati che sono stati beccati in auto con tutta la refurtiva

Si fingono carabinieri e truffano una 76enne a Broni, rubati 1400 euro e molti gioielli
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Dopo l'arresto, i veri militari hanno trovato una destinazione impostata nel navigatore dei malviventi e hanno scoperto che stavano per raggirare una 89enne.

Si fingono carabinieri e truffano una 76enne

Una truffa ai danni degli anziani è stata sventata nel pomeriggio di mercoledì 20 agosto 2025 dai Carabinieri della Stazione di Gravellona Lomellina che hanno arrestato due ragazzi di 21 anni (M.M.N e T.A.A). Entrambi incensurati, sono stati beccati a bordo di una Fiat 500 con oltre 1.400 euro in contanti e un sacchetto pieno di gioielli d’oro nascosto sotto uno dei sedili.

Il controllo non era casuale. Poco prima, infatti, a Broni, sempre in provincia di Pavia, una signora di 76 anni è rimasta vittima di un raggiro telefonico. Una donna in lacrime si è spacciata per la figlia e subito dopo è intervenuto un finto carabiniere che le ha raccontato di un arresto per omicidio stradale.

Rubati 1400 euro e molti gioielli

Per evitare il carcere alla figlia, alla truffata è stato chiesto di consegnare denaro e oggetti di valore. Terrorizzata, la pensionata ha raccolto tutti i contanti disponibili e alcuni gioielli, consegnandoli a un uomo che si è presentato successivamente a casa sua. Solo in seguito, con l’arrivo del marito e una telefonata alla vera figlia, ha compreso di essere stata truffata.

Subito dopo la denuncia, i Carabinieri si sono messi al lavoro e hanno arrestato i due malviventi. Controllando i loro cellulari, i militari hanno notato un indirizzo impostato sul navigatore. Giunti sul posto, hanno trovato un’altra anziana di 89 anni che era pronta a consegnare un sacchetto con gioielli e mille euro in contanti.

Arrestati due 21enni

Anche lei era stata contattata con la stessa tecnica ed era convinta che la figlia fosse nei guai. Fortunatamente, l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha impedito che anche questa truffa andasse a segno.

I due giovani, dichiarati in arresto per truffa in concorso, sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della Stazione di Gravellona Lomellina, in attesa dell’udienza di convalida. La refurtiva recuperata, nel frattempo, è già stata riconsegnata alla prima vittima.