Due uomini sono stati arrestati a Pieve Porto Morone dai Carabinieri dopo essersi aggirati sospetti tra le abitazioni e aver tentato una fuga ad alta velocità; nell’auto sono stati trovati arnesi da scasso. Entrambi sono ora sottoposti al divieto di dimora nella provincia di Pavia.
Auto sospetta
La mattinata del 28 ottobre 2025, un cittadino di Pieve Porto Morone ha notato quattro persone a bordo di una Volkswagen Golf aggirarsi con fare sospetto tra le abitazioni del paese. L’auto procedeva a bassa velocità e gli occupanti scrutavano attentamente l’interno delle abitazioni. La segnalazione è stata immediatamente trasmessa alla Stazione dei Carabinieri di Chignolo Po.
L’intervento dei Carabinieri
Come riportato in un comunicato stampa diffuso in data odierna (29 ottobre 2025), il Comandante della Stazione e il Maresciallo in servizio d’ufficio hanno raggiunto subito il luogo segnalato, allertando anche le pattuglie in servizio della Compagnia di Stradella. Prima dell’arrivo dei militari, due dei sospetti sono scesi dall’auto e si sono posizionati davanti all’accesso di un’abitazione. Alla vista dei militari però sono saliti precipitosamente in auto e si sono dati ad una precipitosa fuga in auto, iniziando una folle corsa nel centro abitato, con sorpassi azzardati, manovre pericolose e percorrendo alcune strade contromano. All’inseguimento hanno partecipato nel complesso, tre autovetture della Compagnia di Stradella.
Due fermati
Dopo circa dieci minuti di inseguimento, la Volkswagen è uscita di strada finendo in un canale irriguo in località Mostiola di Chignolo Po. I quattro occupanti hanno tentato la fuga a piedi nei boschi circostanti: due sono stati bloccati dai Carabinieri, mentre gli altri due sono riusciti a far perdere le loro tracce.
Arnesi da scasso
All’interno dell’auto, risultata noleggiata da una società di Trento, sono stati rinvenuti arnesi da scasso e strumenti atti ad offendere, tra cui forbici, cacciaviti, scalpello, tronchese e torcia. I fermati non hanno fornito alcuna giustificazione sul possesso di tali oggetti.
Scattano gli arresti
R.C.R.A., 35enne residente a Milano, e D.R.C.A., 32enne senza fissa dimora, sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale in concorso, possesso ingiustificato di chiavi alterate e porto di oggetti atti ad offendere. Il conducente, inoltre, è anche risultato privo di patente e, oltre a questa contravvenzione, gli sono state contestate altre 13 violazioni al codice della strada per un totale di 8.500 euro di sanzioni.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Pavia, i due arrestati sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della Compagnia di Stradella e giudicati con rito direttissimo presso il Tribunale di Pavia. Gli arresti sono stati convalidati e, per entrambi, è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Pavia.
