Sfasciacarrozze abusivo sequestrato a Vistarino, all'interno anche rifiuti pericolosi
Il responsabile delle attività illecite è stato denunciato a piede libero
Posto sotto sequestro e messi i sigilli ad un fabbricato situazione alla frazione Buttirago di Vistarino: al suo interno accertate attività abusive di autodemolizione/autoriparazioni e rinvenuti numerosi veicoli o parti di essi e rifiuti pericolosi,
Sfasciacarrozze abusivo sequestrato
Un intervento delle Forze dell'Ordine ha portato al sequestro di un fabbricato e delle sue pertinenze nella frazione Buttirago del comune di Vistarino. All'interno dell'edificio sono state scoperte attività abusive di autodemolizione e autoriparazione, oltre a numerosi veicoli, parti di essi, rifiuti pericolosi e merce di dubbia provenienza.
Anomalo movimento di veicoli e persone
Le verifiche sono ancora in corso da parte degli uomini della squadra di polizia giudiziaria della sezione Polizia Stradale, impegnati a determinare e ricostruire le vicende relative alle attività illecite svolte nel fabbricato. Il blitz è avvenuto a seguito di un controllo di polizia, frutto di un’accurata attività preventiva sul campo, dovuta all’anomalo movimento di veicoli e persone notato da tempo nella zona.
Veicoli abbandonati e rifiuti pericolosi
Durante il controllo, è emerso che un soggetto, già noto alle forze dell’ordine, operava senza alcuna autorizzazione, licenza o comunicazione ufficiale, attività di autodemolizione e autoriparazione. All’esterno del fabbricato, nell’area sequestrata, delimitata da una cancellata recentemente coperta da una rete oscurante per celare le attività interne, sono stati trovati numerosi veicoli in pessimo stato, alcuni danneggiati da incidenti, altri privi di parti meccaniche e utilizzati come depositi di rifiuti.
All’interno dell’edificio, gli agenti hanno rinvenuto numerosi rifiuti pericolosi abbandonati e merce sulla quale sono in corso accertamenti per determinarne la provenienza.
Una denuncia
Il soggetto responsabile delle attività illecite è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pavia.