Sedia in testa ad Agente: poliziotto rimedia 14 giorni di prognosi
Ancora violenza ed alta tensione nel carcere di Pavia da parte di un detenuto
Pavia, ancora alta tensione nel carcere: detenuto ferisce Agente di Polizia Penitenziaria. Il poliziotto è stato medicato e dimesso con una prognosi di 14 giorni.
Detenuto aggredisce Agente
Resta alta la tensione nella Casa circondariale di Pavia e, ancora una volta, un agente di Polizia Penitenziaria resta contuso.
“E’ uno stillicidio continuo il ripetersi di eventi critici contro il personale di Polizia Penitenziaria di Pavia in servizio”, denuncia Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. Il sindacalista spiega che “Nella mattinata di giovedì 1 giugno 2023, un detenuto di nazionalità straniera ha minacciato un poliziotto penitenziario con un punteruolo semplicemente perché voleva cambiare Sezione detentiva. Non contento, lo stesso detenuto, braccato dagli agenti intervenuti immediatamente in ausilio del collega, è riuscito comunque a prendere una sedia e picchiarla in testa all’agente, che è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso del nosocomio cittadino ove è stato poi dimesso con una prognosi di 14 giorni".
"Tragedia sfiorata per un pelo e ancora una volta a rimetterci è sempre e solo il Personale di Polizia Penitenziaria. Il Sappe augura una pronta guarigione al poliziotto ferito e auspica in un celere intervento di questo governo sulle continue aggressioni al personale oramai all’ordine del giorno. Io credo che la Polizia Penitenziaria di Pavia, che ha pure dimostrato grande professionalità e senso del dovere, non debba essere messa nelle condizioni di vivere situazioni di alta tensione sotto il profilo della sicurezza e dell’ordine per i ricatti di alcuni ristretti violenti che evidentemente pensano di stare in un albergo e non in un carcere”.
"Situazione sempre più critica"
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime vicinanza e solidarietà al poliziotto rimasto contuso a Pavia e torna a denunciare la realtà delle carceri lombarde e italiane: “La situazione è sempre più critica a causa di una popolazione detenuta refrattaria al rispetto delle regole, abituata da anni alla consapevolezza che tutto gli è dovuto. Chiediamo l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi. Sarebbe opportuno dotare al più presto la polizia penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato".
La denuncia del Sindacato Osapp
Sulla vicenda è intervenuto anche l'Osapp, l'Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria:
"Ancora una volta si pone in evidenza la situazione critica all’interno del carcere di Pavia", dichiara l'Osapp.
"Da diverso tempo si assiste ad una completa disorganizzazione basata sull’improvvisazione degli interventi per tentare di attenuare le difficoltà quotidiane degli Agenti di Polizia Penitenziaria.
Ad oggi la situazione della disciplina all’interno del carcere è abbastanza critica anche per la carenza di personale, per la mancanza di interventi diretti a garantire la tutela dell’incolumità fisica degli Agenti", conclude l'Organizzazione sindacale.
Il giorno 9 Giugno 2023 alle ore 10,00 l'Osapp ha fatto sapere di aver organizzato una manifestazione di protesta davanti l’ingresso della Casa Circondariale per evidenziare alle Autorità preposte la criticità della gestione dell’Istituto a tutela dei diritti fondamentali del personale di Polizia Penitenziaria.