"Sbirri infami ...": l'insulto via Facebook non passa inosservato e scatta la multa

Nei guai sono finiti due giovani vigevanesi. Dovranno rispondere di Oltraggio al Corpo e istigazione a delinquere.

"Sbirri infami ...": l'insulto via Facebook non passa inosservato e scatta la multa
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"Sbirri infami ...": l'insulto via Facebook sulla pagina "Sei di Vigevano Se ..." non passa inosservato e scatta la denuncia. Due giovani vigevanesi sono finiti nei guai per Oltraggio al Corpo e istigazione a delinquere.

Denunciati per oltraggio e istigazione a delinquere

Due giovani cittadini vigevanesi sono stati perseguiti e sanzionati dagli agenti del Nucleo Operativo della polizia Locale di Vigevano per i reati di Oltraggio al Corpo e istigazione a delinquere. L'evento che ha scatenato i due "leoni da tastiera" è stata la notifica di una sanzione per eccesso di velocità, rilevata attraverso lo scout speed.

Le offese via social

Il primo cittadino, in un post sulla pagina Facebook "Sei di Vigevano se...",  ha apostrofato gli agenti con un: "Sbirri infami capaci di fare solo cassa e mai al servizio del cittadino quando ne ha bisogno". È stato perseguito per oltraggio a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, reato depenalizzato ma punito con una multa che va da un minimo di 1.000 euro ad un massimo di 5.000 euro. La sanzione è stata di 1.666 euro come dettato dalla normativa vigente che in questi casi prevede che la sanzione da comminare sia pari al doppio del minimo o al terzo del massimo, scegliendo tra le due la sanzione più favorevole all'autore dell'illecito.

Il secondo cittadino, oltre a essere stato sanzionato per il medesimo reato (depenalizzato), è stato anche indagato per istigazione a delinquere. «Bisogna fermarsi e rompergli il c.. a sti vigili di m.... hanno rotto il c... propongo un attacco militare alla caserma e non sto scherzando... diamogli fuoco alle macchine e bruciamo gli uffici... hanno rotto i ecc». Un condotta, oltretutto, aggravata in quanto posta in essere attraverso strumenti informatici e telematici.

Rintracciati

Gli agenti del Nucleo Operativo, dopo aver visionato il materiale, nel mese di luglio hanno avviato le indagini per risalire agli autori dei post su Facebook. Dopo averli identificati, si è scoperto che il cittadino che voleva assaltare il Comando di via San Giacomo aveva dei precedenti specifici:  era già stato denunciato per aver insultato dei poliziotti durante una manifestazione.
Il controllo dei social network è ormai un'attività entrata a far parte dei normali controlli degli Agenti del Nucleo Operativo e Cinofili e non è più tollerabile che in rete ci si permetta di andare ben oltre le normali manifestazioni di dissenso.

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