Rogo "Eredi Bertè", condannato a 6 anni l'ex-titolare
Nella vicenda Legambiente Lombardia si è costituita parte civile
Sentenza di primo grado per l’incendio della ditta ‘Eredi Bertè’ a Mortara, condannato a 6 anni l'ex-titolare
Incendio Eredi Bertè, condannato ex titolare
Il Tribunale di Pavia ha pronunciato ieri, mercoledì 24 gennaio 2024, una sentenza severa nei confronti di Vincenzo Bertè, 56 anni, titolare della Eredi Bertè di Mortara. Bertè è stato riconosciuto colpevole di bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e false fatturazioni in seguito al fallimento della sua azienda, culminato con un incendio devastante sette anni fa.
L'incendio è scoppiato il 6 settembre del 2017 ed è rimasto incontrollato per quasi due settimane, provocando danni ingenti e mettendo a rischio la vita di molte persone. Le indagini hanno rivelato che Bertè, insieme al suo socio Andrea Biani, avrebbe appiccato il rogo, con l'accusa di incendio doloso.
Inizialmente, per il rogo, lo scorso settembre, il giudice monocratico aveva inflitto a Bertè una condanna a 4 anni di reclusione. Tuttavia, con il proseguire delle indagini e la scoperta di ulteriori reati finanziari, la pena è stata aumentata a sei anni.
Le altre condanne
Nel corso del processo, è emerso che Bertè non agiva da solo, ma era coinvolto in un intricato network di società, tra cui la Eredi Bertè Ecology gestita da Andrea Biani e la Mwr di proprietà di Vincenzo Ascrizzi, anch'egli coinvolto nei reati finanziari e di riciclaggio. Ascrizzi è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione, mentre Biani a 7 anni per il suo ruolo nell'incendio doloso.
La sentenza ha anche stabilito risarcimenti per le parti danneggiate, tra cui Legambiente Lombardia, l'associazione Futuro Sostenibile in Lomellina, il Comune di Mortara e l'azienda municipale As Mortara, che hanno subito gravi danni a causa dell'incendio e delle azioni fraudolente dei condannati.
Legambiente Lombardia parte civile
Legambiente Lombardia Tra le realtà costituitesi parte civile durante il processo vi è Legambiente Lombardia.
"Con la consapevolezza che si tratta di una sentenza di primo grado, siamo soddisfatti,” dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “Sono stati individuati i responsabili del traffico di rifiuti e dell'incendio della Eredi Bertè di Mortara, uno dei più gravi episodi tra quelli che hanno interessato impianti di trattamento rifiuti della Lombardia negli ultimi anni. Ci siamo costituiti parte civile con l'Avv. Sergio Cannavò del nostro Centro di Azione Giuridica, in un procedimento complesso e articolato, soprattutto sotto il profilo delle indagini, condotte con particolare attenzione e perizia dall'ARPA e dalla polizia giudiziaria di Pavia.”
Gli incendi connessi con la gestione illegale dei rifiuti sono un fenomeno che negli anni scorsi ha colpito duramente la regione, in questo caso efficacemente affrontato attraverso sinergie e collaborazioni tra le diverse istituzioni preposte al controllo del territorio. Un esempio che secondo Legambiente deve essere esportato in tutte le province e per tutte le tematiche ambientali.