Arrestato

Rissa a Vigevano, una donna interviene per sedarla e viene presa a calci e sberle

L'uomo era fuggito 3 mesi fa da un centro di accoglienza di Messina durante l’isolamento fiduciario previsto dalla normativa Covid.

Rissa a Vigevano, una donna interviene per sedarla e viene presa a calci e sberle
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Rissa a Vigevano, una donna interviene sedarla e viene presa a calci e sberle da un tunisino 28enne. Da accertamenti  è risultato che l'uomo era fuggito 3 mesi fa da un centro di accoglienza di Messina.

Arrestato 28enne

Nelle prime ore del mattino di ieri 1 settembre 2020, a Vigevano, i carabinieri della Sezione radiomobile della Compagnia hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto per il reato di rapina di N.W. ventottenne nato in Tunisia, irregolare sul territorio italiano e senza fissa dimora.

Poco prima, verso l'una, in viale Mazzini, il predetto aveva avuto una colluttazione con altre due persone, al momento non identificate, scontro che era terminato solo grazie ad una donna trentaseienne moldava, residente a Vigevano, che è intervenuta per sedare la rissa.

Si scaglia contro di lei

In tutta risposta, mentre le altre due persone scappavano, N.W. si è scagliato contro la donna e, dopo averla picchiata con calci e sberle, le ha sottratto la borsa in pelle contenente effetti personali, documenti e denaro contante, poi dileguandosi, inseguito per un primo tratto da un passante, che, alla vista delle fasi finali dell’aggressione, ha abbandonato la macchina per tentare di fermarlo senza riuscirvi.

Aggressore rintracciato e arrestato

I militari intervenuti subito dopo, hanno acquisito i primi dati e la descrizione sommaria dell’individuo, riuscendo a rintracciarlo nell’immediatezza dopo che si era rifugiato all’interno del bar-distributore automatico di bevande nell’adiacente via Matteotti, procedendone al fermo e recuperando la refurtiva. La donna al termine delle visite mediche, è stata dimessa dal pronto soccorso con una prognosi di cinque giorni. L’arrestato, ultimate le formalità procedurali, è stato associato presso la casa circondariale di Vigevano, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

Da accertamenti successivi si è appurato che l’uomo era fuggito circa 3 mesi fa da un centro di accoglienza di Messina durante l’isolamento fiduciario previsto dalla normativa Covid.

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