Ragazzino di 14 anni picchiato e preso a sassate da gruppo di coetanei
Il giovane è stato portato in ospedale e poi dimesso con una prognosi di 30 giorni
Un giovane di 14 anni è finito in ospedale dopo essere stato aggredito da un gruppo di coetanei in centro a Pavia. E' successo nel pomeriggio di domenica 1 ottobre 2023.
Picchiato e preso a sassate
Vittima di un brutale attacco da parte di un gruppo di coetanei. E' quanto accaduto da nel tardo pomeriggio di domenica 1 ottobre 2023, a un giovane di 14 anni.
Secondo quanto emerso dalle prime indagini, il 14enne si trovava in Strada Nuova a Pavia intorno alle 17 di domenica in compagnia di tre amici quando è stato avvicinato da un gruppo di ragazzi dai 15 ai 16 anni. Il giovane ha riconosciuto tre di loro in quanto lo avevano già infastidito in passato.
Il gruppo ha iniziato a provocarlo verbalmente, per poi passare alle vie di fatto, colpendolo con calci e pugni. Alcuni avrebbero persino lanciato sassi contro di lui, trovati per strada. Gli amici del ragazzo hanno cercato di difenderlo, ma senza successo.
30 giorni di prognosi
Una volta che il gruppo di aggressori si è allontanato, il giovane, rimasto ferito, ha immediatamente contattato il padre, che è arrivato rapidamente sul posto.
Il 14enne è stato poi trasferito al San Matteo, dove gli è stato riscontrato un ematoma cranico. Il ragazzo è stato tenuto sotto osservazione fino a lunedì sera, e poi dimesso con una prognosi di 30 giorni. La dinamica vera e propria dell'aggressione è ancora oggetto di indagini, e si spera possa essere ricostruita nel dettaglio anche grazie alle telecamere installate in zona.
Il padre, 55enne egiziano, di professione elettricista, ha espresso preoccupazione per quanto accaduto, sottolineando che, senza alcun apparente motivo, il figlio era già stato oggetto di persecuzioni da parte di questi ragazzi. Ha dichiarato, inoltre, di aver già segnalato la situazione alle autorità, specificando che i nomi degli aggressori sono noti. Fino ad ora però nessuna azione sembra essere stata presa nei loro confronti.
“Voglio che mio figlio viva in pace. Una volta ha avuto 7 giorni di prognosi, ora 30. Se non interviene qualcuno mi faccio giustizia da solo”.
Il commento del Sindaco di Pavia
Il Sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi, in seguito alla triste aggressione verificatasi a Pavia nei giorni scorsi ai danni di un giovane quattordicenne, attaccato e ferito da un gruppo coetanei, dichiara:
“Come Sindaco di Pavia avverto il forte dovere morale di condannare con tutte le mie forze questo violento ed irresponsabile gesto. Mostro tutta la mia personale solidarietà e, per mio tramite, quella di tutta la città a questo giovane concittadino e a tutta la sua famiglia, che idealmente abbraccio. Sento anche la necessità di sottolineare che tutta l’amministrazione è costantemente al lavoro, dinanzi a questi fenomeni di violenza giovanile, per cercare di ridurre il verificarsi di questi eventi.
Per questo abbiamo deciso di concentrare le nostre energie per lavorare nella direzione della cultura dell’inclusione, del rispetto reciproco, del dialogo, della concordia e della pace per combattere la cultura della forza e della violenza, in collaborazione con la Scuola, l’Università e le associazioni presenti sul territorio. Ho piena fiducia nelle forze dell’ordine, che stanno già lavorando per la ricostruzione della dinamica dei fatti e per appurare i responsabili di questo grave gesto”.
Centinaio, applicare norme contro baby gang
Sulla vicenda è intervenuto anche il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio:
“L’episodio di violenza accaduto domenica pomeriggio in centro a Pavia dimostra che le norme approvate dal governo contro i minori violenti sono giuste e arrivano nel momento opportuno, per combattere un fenomeno ormai diffuso e intollerabile. Al giovane quattordicenne colpito dai bulli va la mia solidarietà e alla sua famiglia l’invito ad avere fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura, senza far prevalere l’impulso a farsi giustizia da soli”.
“Ora bisogna accertare fino in fondo cosa è successo e capire perché quei piccoli delinquenti sono stati liberi di picchiare ancora la loro vittima, nonostante fossero già stati denunciati. Poi mi auguro che si applicherà fino in fondo il nuovo decreto, anche per dare l’esempio ai loro coetanei e alle famiglie che ignorano o, peggio, coprono i comportamenti violenti dei loro figli”, conclude il senatore della Lega.