TORRE DEL GALLO

Presi a testate da un detenuto, pomeriggio di ordinaria follia in carcere a Pavia

La protesta è iniziata nel pomeriggio, quando alcuni detenuti hanno dato fuoco a materassi e suppellettili

Presi a testate da un detenuto, pomeriggio di ordinaria follia in carcere a Pavia
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Pomeriggio di ordinaria follia in carcere a Pavia: torna a protestare il Sappe.

Aggressione in carcere a Pavia

Folle e assurda violenza, nel pomeriggio di ieri, martedì 12 dicembre 2023, nella Casa circondariale di Pavia. “Colpa della scelleratezza di un detenuto, che si è reso protagonista di una vile aggressione nella struttura di Torre del Gallo”, riferisce Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

“Un vice Sovrintendente di Polizia Penitenziaria, che aveva mansioni di responsabile della Sorveglianza Generale, ed un altro appartenente ai Baschi Azzurri, preposto del Padiglione C, sono stati presi a testate da un detenuto extracomunitario e sono poi stati condotti al pronto soccorso dell’ospedale di Pavia.

La protesta è iniziata nel pomeriggio, quando alcuni detenuti hanno dato fuoco a materassi e suppellettili, sembrerebbe per rimostranze contro la chiusura custodiale avvenuta di recente. L'ordine e la sicurezza sono state ripristinate in serata grazie al personale di Polizia Penitenziaria: fortunatamente non ci sono registrati altri feriti o intossicati”.

Momenti di tensione

“Sono stati momenti di grande tensione”, denuncia il sindacalista del SAPPE, che esprime solidarietà ai colleghi feriti e rimarca come “ancora una volta bisogna sottolineare come la Polizia Penitenziaria sia lasciata sola in balia della violenza di soggetti poco inclini al rispetto delle norme penali e di comportamento proprie di una società civile.

Ci sono detenuti che scontano la pena responsabilmente, senza rendersi protagonisti di eventi critici. Ma ci chiediamo finoa quando tutta questa violenza possa continuare senza un intervento delle autorità competenti utile a ripristinare la sicurezza dovuta a chi tutto il giorno, per dovere istituzionale, convive con questi soggetti dall’indole violenta che non accennano a rivedere i loro comportamenti aggressivi nei confronti delle Istituzioni, già perché il poliziotto penitenziario, che piaccia o meno, in quel contesto rappresenta lo Stato”.

"Situazione sempre più critica"

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha dichiarato che la situazione penitenziaria è sempre più critica e ha accolto positivamente il nuovo Decreto Sicurezza del Governo, che prevede un inasprimento delle pene per i detenuti che aggrediscono il personale penitenziario.

“La situazione penitenziaria è sempre più critica” - dichiara- “nessuna indulgenza verso chi aggredisce i nostri poliziotti. In questo senso va nella giusta direzione il nuovo Decreto Sicurezza del Governo, là dove prevede proprio un inasprimento di pena per i detenuti che aggrediscono il personale di Polizia Penitenziaria durante la permanenza e l’espiazione di pena in carcere. Ora però vogliamo vedere i fatti, anche sul fronte delle annunciate espulsioni dei detenuti stranieri ristretti in Italia”.

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