Picchia la moglie e rapisce il figlio: arrestato a Genova
Arrestato mentre era pronto a lasciare l'Italia con il bambino
In campo polizia, servizi sociali e polizia di frontiera.
Torna a casa ubriaco e mette in pericolo la famiglia
La sera del 29 giugno la polizia è intervenuta in un'abitazione di Vigevano dove vi era una donna di 40 anni che, poco prima, era stata picchiata dal convivente, un uomo di 32 anni. L’uomo infatti, dopo essere rientrato a casa ubriaco, in uno stato euforico aveva deciso di portare fuori a cena la compagna e il figlio di 5 anni. Una volta in auto l’uomo, che non ha mai conseguito la patente, invece che portarsi al ristorante, ha iniziato a percorrere a folle velocità le strade della città senza meta, se non per fermarsi ad acquistare birra che poi ha trangugiato in pochi istanti.
Dopo un lungo giro in auto, con la musica ad alto volume, l'uomo si dirigeva a casa senza portare a cena la famiglia. Una volta rincasato, il 32enne iniziava a litigare con la compagna che gli aveva rimproverato di avere messo in pericolo lei e il bambino. L’uomo afferrava quindi la donna per il collo e colpendola con dei calci. Continuando a trascinarla per i capelli, le faceva anche perdere per qualche istante conoscenza.
Il rapimento e la fuga
In quel frangente l’uomo raggiungeva il bimbo in stanza da letto, convincendolo a seguirlo: mentre usciva di casa si impossessava della borsetta, dello smartphone, del portafoglio con il denaro della moglie e dei documenti d’identità di entrambi oltre a tutte le chiavi di casa. Uscendo chiudeva la porta a chiave e si allontanava con il bambino verso l'auto, per poi allontanarsi a folle velocità. La donna, disperata, facendosi prestare il telefono da una vicina, chiamava i soccorsi e, mentre a lei venivano prestate le cure mediche, gli agenti iniziavano le indagini.
Allertate la polizia di frontiera di Ventimiglia e il centro operativo autostradale della polizia ligure, gli operatori del Commissariato non si perdevano d’animo e continuavano, con pazienza e costanza, a cercare di ricostruire il percorso effettuato dall’auto in fuga.
Rintracciati a Genova
All’alba del 30 giugno i dati del tracciamento indicavano che il fuggitivo si trovava nell’area portuale di Genova. Con la collaborazione della Questura di Genova, le ricerche si intensificano nella zona e, verso le ore 7.30, una Volante notava l’auto dell’uomo parcheggiata nella citata zona centrale del capoluogo ligure, senza persone a bordo. Gli agenti si accorgevano che un uomo e un bambino dalle fisionomie corrispondenti a quelle delle persone da ricercare, erano all’interno di un bar. Così l’uomo veniva sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e il bambino, a cui non era stata procurata violenza fisica, veniva riaccompagnato a Vigevano a casa della madre.
Documenti per l'espatrio e droga
Nel momento dell'arresto l’uomo è stato trovato in possesso di documenti validi per l'espatrio e di sostanza stupefacente e infine è stato sottoposto a fermo di iniziato di delitto per i reati di rapina, maltrattamenti in famiglia, lesioni personale e sequestro di persona in danno del figlio minorenne. Il pericolo di fuga del soggetto con il figlio era quanto mai concreto: l'umo infatti aveva con sé documenti con i quali sarebbe potuto espatriare ed era nella zona dove si trovano le navi dirette all'estero. Attuale è anche la sua pericolosità, stante la condotta fortemente aggressiva tenuta nei confronti della madre di suo figlio.