POLIZIA POSTALE

Pedopornografia online: 51 perquisizioni e 28 arresti, coinvolta anche la provincia di Pavia

L'indagine, protrattasi per oltre sei mesi, ha visto impiegati agenti sotto copertura su una piattaforma di messaggistica

Pedopornografia online: 51 perquisizioni e 28 arresti, coinvolta anche la provincia di Pavia
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La Polizia Postale, coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia attraverso il Centro Nazionale del Contrasto alla Pedopornografia Online, ha effettuato 28 arresti in flagranza di reato e segnalato altre 28 persone in 38 province italiane.

Pedopornografia Online

In un'ampia operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia attraverso il Centro Nazionale del Contrasto alla Pedopornografia Online, la Polizia Postale ha condotto un'azione determinata che ha portato a 28 arresti in flagranza di reato e a 28 segnalazioni in 38 province italiane. L'indagine ha riguardato la detenzione di ingenti quantità di materiale pedopornografico, evidenziando l'impegno delle autorità nel contrastare questo grave crimine online.

L'operazione, che ha coinvolto circa 200 agenti della Polizia Postale, ha visto l'esecuzione di 51 decreti di perquisizione in diverse province italiane. Tutti gli arresti sono stati convalidati, e sono state applicate 19 misure cautelari nei confronti degli indagati, la cui età varia tra i 16 e i 73 anni.

Sei mesi di indagini

[nk-video player-id="default" video-id="" che hanno monitorato circa 130 spazi virtuali. All'interno di questi spazi, utenti provenienti da tutto il mondo si scambiavano migliaia di foto e video di abusi su minori. Gli agenti sotto copertura hanno richiesto e ottenuto 59 decreti di perquisizione personale e informatica nei confronti di utenti italiani appartenenti alla "community" internazionale di pedofili.

Coinvolti anche centinaia di utenti esteri, sia europei che extraeuropei, che sono stati segnalati agli Stati interessati attraverso i canali di cooperazione internazionale di polizia. Durante le perquisizioni, numerosi dispositivi informatici sono stati sequestrati con decine di migliaia di file pedopornografici, che saranno oggetto di ulteriori analisi per individuare eventuali altri utenti coinvolti.

Arresti anche a Pavia

Gli arresti sono stati eseguiti in diverse province italiane tra cui (in Lombardia) Bergamo, Milano, Pavia, Varese e Cremona mentre le perquisizioni si sono svolte a Bari, Campobasso, Rovigo, Perugia, Cremona, Milano, Torino, Verona, Catania, Roma, Trapani, Caserta, Napoli e Parma.

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