Osteoporosi cura e trattamento delle fragilità: il modello pavese

L’ambizione è che il modello pavese possa essere un modello di riferimento anche regionale.

Osteoporosi cura e trattamento delle fragilità: il modello pavese
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Osteoporosi cura e trattamento: una conferenza sul tema che analizza anche la bontà del modello pavese.

Osteoporosi cura e trattamento

In Italia 3,5 milioni di donne e 1 milione di uomini, con più di 50 anni, soffrono di osteoporosi con oltre 90.000 fratture di femore registrate in un anno. I costi che il sistema sanitario nazionale deve sostenere su questo versante sono notevoli, sovrapponibili o addirittura maggiori a quelli per patologie cardiovascolari. “Il fatto è che la maggior parte dei pazienti ad elevato rischio di frattura da fragilità, la più temibile manifestazione clinica dell’osteoporosi – spiega Laura Bogliolo, reumatologa del San Matteo – non riceve un trattamento appropriato”.

Percorso diagnostico

“Di qui l’idea di proporre un percorso diagnostico terapeutico assistenziale condiviso sul territorio – aggiunge Cristina Caffetti, fisiatra dell’ASST di Pavia - che possa rispondere alle necessità dei pazienti che si presentano con fratture da fragilità in ospedale, favorendo in questo modo la prevenzione delle rifratture”. Il quadro epidemiologico proprio in termini di prevenzione – sottolineano le due specialiste - non risulta essere particolarmente positivo, benché molto si sia fatto e si stia facendo in termini di formazione e informazione. Di tutto ciò si parlerà in un convegno, il prossimo 27 settembre, dalle 15.00 alle 20.00, presso l’Ordine dei Medici di Pavia, promosso, insieme, da Policlinico San Matteo e ASST pavese: responsabili scientifici, proprio Bogliolo e Caffetti.

Gestione multidisciplinare

San Matteo e ASST, con il contributo dei Medici di Medicina Generale (MMG), hanno già condiviso il percorso per la gestione multidisciplinare e al meglio delle fratture da fragilità. Decisivo l’apporto di specialisti di più discipline (Ortopedia, Fisiatria, Reumatologia, Gastroenterologia, Pneumologia, Nefrologia, Oncologia, Endocrinologia, Malattie Infettive, ecc…..). L’ambizione è che il modello pavese (che si rifà ad esperienze già sperimentate in paesi come l’Inghilterra e l’Olanda che hanno mostrato un significativo miglioramento dell’appropriatezza terapeutica, un'elevata aderenza al trattamento farmacologico ed una bassa percentuale di rifratture cliniche) possa essere un modello di riferimento anche regionale. I numeri sottolineano la bontà del progetto comune di ASST e San Matteo. Secondo statistiche sull’osteoporosi, elaborate dall’ATS di Pavia e riferibili al periodo 2012-2016, i ricoveri per frattura da fragilità (femore, polso, vertebre) sono stati 5.617: 1.635 in Lomellina, 1.937 nell’Oltrepò, 2.045 nel pavese.

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