Omicidio di Anila Ruci a Scaldasole, l'imputato potrebbe essere ritenuto incapace di intendere e di volere

L'omicidio risale al 19 aprile del 2023, girono in cui Anila Ruci, 38enne di origine albanese, perse la vita per mano di Osman Bylyku, 31enne attualmente in carcere, a Scaldasole. Secondo l'accusa, sostenuta dall'avvocato Stefano De Felice, Osman potrebbe non essere capace di intendere e di volere.

Omicidio di Scaldasole

Nella giornata di martedì si è tenuta l'udienza durante la quale l'avvocato Stefano De Felice ha chiesto ed ottenuto una perizia sulla capacità di Osman. A infondere questo dubbio è stato il medico legale dottor Massimo Sher di Milano.

Nella prossima udienza, la quale si svolgerà nella giornata del 29 novembre 2024, il perito riceverà la nomina. Nell'udienza di ieri sono stati sfilati altri testi, tra questi la psicologa, i quali hanno descritto la personalità di Bylyku. 

L'accertamento delle capacità di intendere e di volere di Osman Bylyku potrebbe cambiare l'andamento del processo. Poterebbe quindi variare la pena o, qualora risultasse incapace di intendere e di volere, non verrebbe condannato. 

I dettagli sull'accaduto

Quel giorno Osman Bylyku, nonostante le ferite, si era trascinato per il paese e giunto in un bar aveva chiesto aiuto per poi accasciarsi davanti la casa in cui abitava con Anila Ruci. I soccorsi giunti sul posto per medicarlo, all'interno della casa hanno poi il corpo di Anila Ruci, accoltellata.

Quest'ultima, secondo il medico legale, era morta circa 13/14 ore prima del ritrovamento. I sanitari hanno poi soccorso Osman, pieno di ferite, e lo hanno poi accompagnato al Policlinico San Matteo di Pavia. All'interno dell'abitazione è stato trovato solo il sangue dei due e dopo i dovuti accertamenti del Ris è stata esclusa l'ipotesi che all'interno della casa fosse entrato qualcuno.