Oggi nuvoloso, weekend con sole e nebbia | Previsioni meteo
Domenica bello ovunque ad eccezione di alcune zone centrali pavesi, lodigiane, cremasche e mantovane.
Secondo l’esperto meteo Christian Brambilla, avremo ancora tempo asciutto nei prossimi giorni incluso questo weekend. Le temperature saranno leggermente sopra Media. In copertina un’immagine satellitare delle nebbie nella giornata di mercoledì appena passata: impressionante il sollevamento sulla città di Milano, poi vi spieghiamo perché.
Previsioni meteo weekend
Venerdì 10 gennaio 2020: i cieli si manterranno nuvolosi e coperti per tutta la giornata specialmente sulle aree di pianura e pedemontana, sulle zone Alpine specialmente quelle confinali i cieli saranno più soleggiati.
Temperature tra 5 ed 8 gradi.
Sabato 11 gennaio 2020, al mattino, avremo un po’ di foschia o nebbia sulle medie e basse pianure, su alta pianura pedemontana e monti invece ce li saranno soleggiati.
Durante la giornata sollevamento delle nebbie e diradamento anche sulle medie e basse pianure. Soleggiato o poco nuvoloso ovunque.
Al mattino possibili gelate in pianura.
Temperature min -2/2 gradi, max 7/10 gradi.
Domenica 12 gennaio 2020: giornata simile a sabato con nebbie su media/bassa pianura e soleggiato altrove. In giornata soleggiato ovunque ad eccezione di alcune zone centrali pavesi, lodigiane, cremaschi e mantovane.
Gelate al mattino al piano.
Temperature stazionarie ad eccezione delle zone con foschie e nebbie alte di giorno che avranno valori max sui 3/5 gradi.
La nebbia si solleva su Milano: ecco perché
Secondo il Centro meteorologico Lombardo, la motivazione più verosimile ipotizzata chiama in causa la centrale A2A di Milano “Canavese”, impianto di cogenerazione per il teleriscaldamento (90 MW di potenza totale installata, 75 MW termici). La sua posizione coincide con il punto (nei pressi della tangenziale Est) da cui ha sempre origine la prima frattura nella coltre nebbiosa milanese. Per quanto le dispersioni termiche locali di un impianto così moderno ed efficiente siano basse, con ogni probabilità tale influenza permanente è sufficiente per creare una “bolla” di calore tale da “bucare” la scighèra.