Nove multe per eccesso di velocità a Torrevecchia Pia, ma l'automobilista è residente in Veneto
Il colpevole sembra essere un autovelox: l'accertatore elettronico ha confuso una lettera della targa dell'automobile
Un anziano automobilista della provincia di Rovigo si è visto recapitare 9 multe per eccesso di velocità: infrazioni commesse sulla provinciale della Val Tidone, strada che lui neppure conosce.
Nove multe per eccesso di velocità
La strada provinciale della Val Tidone, in provincia di Pavia, è diventata il palcoscenico di un equivoco che vede coinvolto un automobilista residente a 300 chilometri di distanza.
Almeno nove multe per eccesso di velocità sono state inviate a un anziano conducente della provincia di Rovigo, nel Veneto, che sostiene di non aver mai attraversato quella parte della Lombardia e che, incredibilmente, ignora persino l'esistenza della strada in questione.
Confusa una lettera della targa
Il colpevole sembra essere l'autovelox di Torrevecchia Pia, che con implacabile precisione ha continuato a registrare infrazioni, trasformandole in verbali da pagare. Tuttavia, l'errore risiede nel fatto che l'accertatore elettronico ha confuso una lettera della targa dell'automobile, sostituendo la "R" del veicolo dell'anziano residente a Rovigo con la "P" appartenente al vero trasgressore.
Le contestazioni
Il figlio dell'automobilista, ha dichiarato di aver contestato tutte le contravvenzioni pervenute a suo padre e di aver ottenuto l'annullamento dei verbali. "Ma ogni volta devo inoltrare una PEC o spendere i soldi per una raccomandata" dice, sottolineando la frustrazione derivante da una situazione che si protrae ormai da mesi.
Ha inoltre segnalato il problema alla Prefettura nella speranza di porre fine a questa spiacevole raffica di multe errate.
"Chi lavora sbaglia, capita anche a me. Ma non si può commettere sempre lo stesso errore quando è stato fatto notare", ha aggiunto, confidando nella risoluzione del problema.
E chissà se finalmente lo spiacevole equivoco potrà dirsi finalmente archiviato anche e soprattutto perchè per ogni innocente tartassato c’è uno trasgressore che rimane impunito.