Morta in piscina "L'hanno uccisa dopo la doccia"
Pare non avere dubbi la sorella di Josephine, che in un post molto forte su Facebook sostiene che si tratti di omicidio.
Morta in piscina: la pesante accusa comparsa sulla pagina Facebook della sorella di Josephine.
Morta in piscina
Si infittisce il mistero della morte della nigeriana 35enne ritrovata cadavere nella piscina del compagno a Cavacurta. La procura aveva già reso noto nei giorni scorsi che alcuni particolari inerenti il decesso di Josephine andavano chiariti. A partire dai lividi ritrovati sul corpo della giovane donna che potevano essere compatibili con una caduta accidentale ma anche con un episodio violento. La casa del compagno 78enne della donna, che in quel momento si trovava in Toscana per un week end in barca, era a soqquadro ma nulla risultava rubato.
Il forte post della sorella
Stefano Acerbi, l’uomo che per 8 anni era stato accanto alla 35enne, ha subito ipotizzato un malore. Esclusa questa pista dall’autopsia, che ha confermato invece la morte per annegamento, adesso a presentare uno scenario ben più grave è la sorella di Josephine. Con un post su Facebook la donna asserisce che si sia trattato di un omicidio avvenuto dopo la doccia. Il corpo della nigeriana era nudo al momento del ritrovamento.
Uccisa dopo la doccia
“Questo e ‘ un post che non sapevo come iniziare, o se lo avrei scritto. Non sapevo cosa avrei detto o come lo avrei detto. Non ero sicura di come avrei potuto dire a parole cosa significa avere qualcuno che ami, portato via da te da un atto di violenza senza senso. Come posso descrivere com’e ‘, in un caso non ho piu ‘ sorella Josephine nella mia vita (…) Mia sorella Josephine Odijie e ‘ stata uccisa nella sua stanza mentre esce dal bagno nudo. Ed e ‘ stata scaricata nella piscina della casa dove viveva. Questo è successo sabato sera, il corpo è stato trovato nudo e senza vita la domenica mattina all’interno della piscina.”
I regali importanti e l’uomo morto
Ovviamente si tratta delle dichiarazioni della sorella di Josephine, se questa teoria dovesse trovare un reale riscontro potranno stabilirlo soltanto gli inquirenti, che non intendono trascurare nessuna pista. Dall’uomo morto proprio davanti alla cascina del giallo ai regali importanti che la 35enne riceveva.
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