Un minorenne di origine tunisina, residente nel Pavese, è stato arrestato dal ROS dei Carabinieri per auto-radicalizzazione e propaganda jihadista online. Avrebbe scaricato manuali per costruire ordigni ed espresso l’intenzione di unirsi allo Stato Islamico.
Arrestato nel Pavese per terrorismo internazionale
All’alba di oggi, martedì 4 novembre 2025, i Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale, con il supporto dei Comandi Provinciali di Milano e Pavia, hanno arrestato un ragazzo minorenne accusato di terrorismo internazionale. Come riportato in un comunicato stampa, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni di Milano, su richiesta della Procura per i Minorenni.
Propaganda jihadista
Il giovane, di origine tunisina e residente in provincia di Pavia, avrebbe intrapreso un percorso di auto-radicalizzazione a partire dal 2024. Secondo gli investigatori, si sarebbe unito a una rete telematica internazionale dedita alla propaganda jihadista e al martirio, sviluppando una piena adesione ideologica allo Stato Islamico (ISIS).
Durante la fase di auto-addestramento, il ragazzo avrebbe consultato e scaricato manuali per la costruzione di ordigni esplosivi e incendiari realizzabili con materiali di facile reperibilità. Avrebbe inoltre espresso la volontà di raggiungere un’area di conflitto per combattere al fianco dei miliziani jihadisti.
Le accuse
All’indagato vengono contestati i reati di partecipazione a un’organizzazione con finalità di terrorismo (art. 270 bis, comma 2, del Codice penale) e di istigazione a delinquere aggravata dall’uso di strumenti informatici (art. 414, comma 4). Le accuse riguardano in particolare la diffusione di contenuti online riconducibili alla propaganda terroristica.
Rete di giovani estremisti sul web
L’inchiesta, avviata nell’ottobre 2024, ha permesso di individuare un gruppo di utenti — anche stranieri — attivi sui social network nella diffusione di materiale multimediale di propaganda jihadista. L’obiettivo, secondo gli investigatori, era quello di reclutare giovani da indirizzare verso le aree di conflitto.
Nel corso delle indagini sono emersi diversi profili riconducibili al minore arrestato, che pubblicava e rilanciava costantemente video e testi di esaltazione del terrorismo islamico. Il giovane avrebbe inoltre avuto contatti con soggetti già arrestati per reati di terrorismo e avrebbe cercato di convincere altri coetanei a giurare fedeltà allo Stato Islamico.
Altra minorenne perquisita
Nel corso della stessa operazione, i Carabinieri hanno effettuato una perquisizione nei confronti di una ragazza minorenne, di origini egiziane e residente a Milano, anch’essa parte del gruppo radicalizzato online.
Le autorità sottolineano che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, in base al principio della presunzione di innocenza, la responsabilità dell’indagato potrà essere accertata solo con una sentenza definitiva di condanna.