Minacce e sputi a Pavia, al presidio per Ilaria Salis irrompono i neofascisti
Immediato l'intervento delle forze dell'ordine per evitare che le provocazioni degli estremisti degenerassero in violenza fisica
![Minacce e sputi a Pavia, al presidio per Ilaria Salis irrompono i neofascisti](https://primapavia.it/media/2024/02/IMG_1036-e1708767887319-420x252.jpg)
In piazza c'erano principalmente giovani universitari e liceali che sono stati minacciati di violenze dagli estremisti.
Pavia, le minacce dei neofascisti al presidio per Salis
Nel corso del tardo pomeriggio di ieri, venerdì 23 febbraio, si è tenuta in piazza della Vittoria a Pavia, una manifestazione pacifica per chiedere la liberazione di Ilaria Salis, attivista e insegnante italiana detenuta in condizioni terribili in Ungheria. L'incontro è stato interrotto da un gruppo di individui dell'estrema destra che hanno minacciato e sputato addosso ai manifestanti.
Piazza della Vittoria a Pavia:
Erano in cinque, tutti con i giubbotti neri e le teste rasate, neofascisti con intenti provocatori e violenti che si sono gettati con veemenza contro il presidio. In piazza c'erano principalmente giovani universitari e liceali che sono stati minacciati di violenze dagli estremisti. Oltre alle minacce anche sputi.
Fortunatamente sono intervenute prontamente le forze dell'ordine, un gruppo di poliziotti e militari ha evitato che le provocazioni e le minacce degenerassero in violenza fisica e hanno tenuto la situazione sotto controllo.
Il video dello scontro dopo l'incursione degli estremisti pubblicato sui social dall'organizzatore del presidio:
Il presidio per Ilaria Salis
Il presidio, indetto dall'attivista della Rete antifascista Mauro Vanetti, mirava a esprimere pacificamente solidarietà nei confronti di Ilaria Salis, maestra di scuola elementare e attivista detenuta in Ungheria dal febbraio 2023. La Salis, nota per il suo impegno politico e sociale fin dai tempi del liceo, è stata accusata di lesioni aggravate nei confronti di alcuni manifestanti di estrema destra durante una protesta a Budapest.
Le accuse contro di lei sono state oggetto di polemiche ma a sconvolgere sono state specialmente le condizioni detentive che ha dovuto affrontare suscitando un acceso dibattito sul trattamento riservato ai prigionieri. In tribunale è apparsa legata come un cane. Il presidente Orbán ha detto che sono le stesse condizioni degli imputati negli Stati Uniti ma in Europa non funziona così.
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Attualmente, la famiglia della Salis sta sperando che venga concessa alla figlia la misura cautelare degli arresti domiciliari e si sta impegnando nella ricerca di un appartamento per lei a Budapest. La possibilità di estradizione è stata esclusa poiché la Salis non ha ricevuto condanne in Italia.
Be… La maestrina era partita con altri estremisti di sinistra appositamente per andare a manganellare estremisti di destra… Non è strano che gli estremisti di destra non la amino…
Spero che costoro siano stati almeno identificati