CRONACA

Mario Venditti interrogato a Brescia davanti al Riesame: “Io rovinato, mai preso un euro fuori dallo stipendio”

L’ex procuratore di Pavia parlando ai giudici del Tribunale della Libertà ha ribadito la propria estraneità ai fatti contestati

Mario Venditti interrogato a Brescia davanti al Riesame: “Io rovinato, mai preso un euro fuori dallo stipendio”

L’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, davanti al Tribunale del Riesame di Brescia per contestare le perquisizioni e i sequestri disposti nell’inchiesta per corruzione in atti giudiziari.

Mario Venditti al tribunale del Riesame

Ieri, martedì 14 ottobre 2025, davanti al Tribunale del Riesame di Brescia è comparso l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti. L’accusa nei suoi confronti è di corruzione in atti giudiziari: secondo l’inchiesta, nel 2007 avrebbe favorito l’archiviazione di Andrea Sempio, ora nuovamente indagato per l’omicidio in concorso di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007.

Il ricorso

L’avvocato difensore di Venditti, Domenico Aiello, ha presentato ricorso contro il decreto di perquisizione e i sequestri dei dispositivi elettronici dell’ex magistrato. Le misure erano state disposte anche sulla base di un “pizzino” trovato in casa Sempio, che l’accusa interpreta come la somma di denaro (tra 20 e 30 mila euro) legata al reato.

“Ho la vita rovinata”

Venditti, parlando ai giudici del Tribunale della Libertà, ha dichiarato: “Ho la vita rovinata, non ho mai preso un euro al di fuori dello stipendio”, ribadendo la propria estraneità ai fatti contestati.

Secondo la difesa, il decreto firmato dal procuratore di Brescia Francesco Prete e dalla pm Claudia Moregola rappresenta un atto “esplorativo e arbitrario”, privo di motivazioni sufficienti per violare la dimora e la privacy di Venditti. Nel ricorso si sottolinea l’assenza di “gravi indizi” e di ragioni che giustifichino l’urgenza delle perquisizioni, in quanto non vi sarebbero elementi concreti che colleghino l’ex magistrato a eventuali reati del 2017.

Aiello definisce questo periodo “complesso” per l’ex magistrato, indagato anche per corruzione e peculato nell’ambito della vicenda “Clean2”. .

Il Tribunale del Riesame di Brescia si è riservato di decidere e avrà dieci giorni di tempo per pronunciarsi sul ricorso.