Mortalità scesa dal 37% al 18%

Lo studio di Pavia e Milano: un farmaco contro il diabete contrasta il Covid

Si chiama Sitagliptin e riduce la mortalità nei pazienti con diabete di tipo 2 e Covid-19.

Lo studio di Pavia e Milano: un farmaco contro il diabete contrasta il Covid
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Su "Diabetes Care", i risultati di uno studio internazionale di Centro di Ricerca Invernizzi della Statale e Ospedale Sacco: capofila il professor Sebastiano Bruno Solerte, docente di Medicina interna dell'Università di Pavia, con la Dottoressa Francesca D'Addio: un farmaco contro il diabete contrasta il Covid.

Un farmaco contro il diabete contrasta il Covid

Una ricerca sviluppata dall'Ospedale Sacco e dall'Università Statale di Milano in collaborazione con i ricercatori del Centro di Ricerca Clinica Pediatrica Romeo ed Enrica Invernizzi dell'Università Statale di Milano e di altri Centri tra cui Istituto Clinico Humanitas-Milano, Ospedali Riuniti di Bergamo, Università di Pavia, Ospedale dell'Angelo Mestre e ASL Città di Torino e Harvard Medical School, con il Prof. Sebastiano Bruno Solerte (docente di Medicina interna dell'Università di Pavia,  e la Dr.ssa Francesca D'Addio come primi coautori, ha dimostrato che in pazienti affetti da diabete di tipo 2 con COVID-19 un farmaco antidiabetico chiamato Sitagliptin, appartenente alla classe degli inibitori di DPP4, ha dimezzato la mortalità.

Mortalità dimezzata

La mortalità è infatti scesa dal 37% al 18%, così come sono migliorati tutti gli outcomes clinici, la necessità di supporto tramite ventilazione meccanica e la necessità di ricovero in terapia intensiva. Lo studio è stato pubblicato su Diabetes Care, rivista dell’American Diabetes Association.

 "La scoperta dei benefici ottenuti con l'inibitore DPP4 sitagliptin è di grande importanza", afferma Paolo Fiorina, professore associato di Endocrinologia all'Università Statale e direttore del Centro internazionale per il diabete di tipo 1 (T1D) presso il Centro di Ricerca Pediatrica Romeo ed Enrica Invernizzi e primario della Divisione di Endocrinologia dell'Ospedale Fatebenefratelli-Sacco, “in particolare per la necessità di nuove terapie per questa devastante malattia che ha così ampiamente colpito la nostra comunità”.

"In pratica abbiamo identificato un farmaco per la cura del diabete mellito in grado di fornire la possibilità di contrastare efficacemente l’infezione Covid 19", afferma il Professor Solerte. "Lo scorso mese di marzo, mentre tutti i giorni assistevamo a morti in corsia per Covid-19 io, primo firmatario di questa ricerca, insieme al professor Paolo Fiorina e Massimo Galli dell’Università e ospedale Sacco di Milano, ho pensato alla possibilità di usare la molecola di questo farmaco per bloccare l’infezione da Coronavirus.

Dopo una ricerca durante due mesi sono riusciti a dimostrare che il Covid 19 si può contrastare efficacemente con un farmaco commerciale usato da tempo contro il diabete: il Sitagliptin.

Il farmaco

Sitagliptin appartiene alla classe degli antidiabetici orali DPP4 inibitori e i suoi effetti benefici su COVID-19 possono risiedere nella capacità di mantenere un buon controllo glicometabolico, nell’effetto immunosoppressivo e antinfiammatorio che determina una importante neutralizzazione della tempesta di citochine indotta da SARSCov2 e nella riduzione della sua virulenza.

 “In COVID-19 sono stati provati nell’emergenza numerosi trattamenti, che si appellavano a razionali spesso deboli, la maggior parte dei quali non ha dato risultati concreti. Abbiamo quindi ancora molto bisogno di identificare farmaci e strategie terapeutiche efficaci. Per quanto preliminari, i risultati ottenuti con sitagliptin meritano un approfondimento che ne confermi il ruolo suggerito dalle prime osservazioni. È importante sottolineare come l’utilizzo di questo farmaco sia favorito dalla sua maneggevolezza e dalla probabile assenza di effetti collaterali” aggiunge Massimo Galli, direttore del Reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale Sacco e professore Ordinario di Malattie Infettive presso l'Università Statale di Milano.

Studi precedenti hanno dimostrato che i pazienti diabetici sono ad alto rischio di mortalità quando vengono colpiti da COVID-19 e attualmente non sono state scoperte terapie. Inoltre, l'uso del desametasone, l'unico farmaco che ha mostrato risultati promettenti, potrebbe peggiorare il controllo glicometabolico nei pazienti con diabete e COVID-19.

"La nostra scoperta deve essere confermata in un ampio studio multicentrico randomizzato" dice il Professor Fiorina e aggiunge che un ampio team di ricercatori compresi i collaboratori di Bergamo, Pavia, Humanitas-Milano, Torino, Mestre e Boston, sta già pianificando uno studio randomizzato per confermare i risultati.

 “Sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti dal nostro Centro e del modo in cui i nostri ricercatori perseguono instancabilmente nuovi percorsi per migliorare la vita dei pazienti con diabete” afferma il Professor Gian Vincenzo Zuccotti, coordinatore del Centro di Ricerca Pediatrica Romeo ed Enrica Invernizzi e Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Statale e aggiunge: "Questa scoperta evidenzia anche l'importanza della ricerca per trovare soluzioni a problemi clinici".

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