Leoni da tastiera insultano le forze dell'ordine, beccati si scusano pubblicamente
A quanto pare, quando le cose si mettono male nel mondo reale, i leoni da tastiera non ruggiscono più. Una lezione per tutti coloro che hanno questa abitudine sanzionabile penalmente.
Leoni da tastiera: hanno insultato sul gruppo Sei di Lodi se le forze dell’ordine, dopo la querela arrivano le scuse pubbliche.
Leoni da tastiera
Adesso l’attenzione sarà tutta su queste tre persone che rappresentano soltanto una piccolissima percentuale di quel fenomeno soprannominato dei Leoni da tastiera. E’ un numero altissimo quello che persone che crede, infatti, che l’offesa o l’insulto a terzi, digitata dalla propria tastiera di casa. Questo fatto, perciò, al di là dello singolo svolgimento, può servire a tutti coloro che sfogano le proprie frustrazioni insultando persone a caso sui social.
L’insulto sul gruppo Facebook
Insulti su Facebook alla polizia locale di Lodi, tre persone avevano commentato su Fb con epiteti offensivi l’operazione di sequestro dei fiori da parte dei vigili. Il giorno di San Valentino la polizia locale aveva sequestrato 270 mazzi di fiori e assegnato sanzioni per 9mila euro agli ambulanti. In tre casi gli ambulanti avevano la licenza di vendita, ma si trovavano in zone nelle quali non potevano stare, altri due erano privi di licenza e un sesto era riuscito a fuggire, abbandonando la merce.
Querelati
In tutta risposta è arrivata la querela da parte del comandante Fabio Sebastiano Germanà Ballarino. A quel punto le tre persone sono state convocate dalla polizia locale, il comandante ha spiegato loro che avrebbe ritirato la querela se si fossero scusati pubblicamente. E’ così comparsa una nota di scuse pubbliche sul gruppo “Sei di Lodi se…”: “Siamo a formulare le nostre scuse formali e sentite a lei e a tutti gli appartenenti al corpo della polizia locale”
Valore educativo
Il comandante ha quindi ritirato la querela, sottolineando quanto sia importante a livello educativo che le persone capiscano le proprie responsabilità anche se si sentono forti e protette dietro una tastiera. Soprattutto perché quando nel mondo reale le cose si mettono male non ruggiscono più.